sabato, dicembre 31, 2016

Buon Anno

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martedì, dicembre 27, 2016

December 27, 2016 at 02:36PM IFTTTfrom Facebook
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L’internet delle cose e gli attacchi Hacker Riporto qui il mio articolo pubblicato sul blog "Futuro Sereno"L’attacco che ha fermato internet ha fatto affidamento sui dispositivi IOT infetti.Il fatto: Prendo spunto da alcuni fatti recentemente accaduti per parlarvi di un argomento che sta entrando sempre più a far parte de... December 27, 2016 at 10:01AM http://ift.tt/2gdJsCv

December 27, 2016 at 10:02AM L’internet delle cose e gli attacchi Hacker Riporto qui il mio articolo pubblicato sul blog "Futuro Sereno"L’attacco che ha fermato internet ha fatto affidamento sui dispositivi IOT infetti.Il fatto: Prendo spunto da alcuni fatti recentemente accaduti per parlarvi di un argomento che sta entrando sempre più a far parte de... December 27, 2016 at 10:01AM http://ift.tt/2gdJsCvIFTTTfrom Facebook
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lunedì, dicembre 26, 2016

CHE IL VIAGGIO ABBIA INIZIO, L’ERA DIGITALE Immaginate di salire sulla macchina del tempo e di condurre insieme a me un bel viaggioa ritroso nella storia. “Da dove cominciamo?” Calma, ora vi spiego. Dunque, abbiamo detto fino ad ora che l’uomo si è inventato il computer per farsi aiutare in una “missione impo... December 26, 2016 at 10:01AM http://ift.tt/2gdJsCv

December 26, 2016 at 10:02AM CHE IL VIAGGIO ABBIA INIZIO, L’ERA DIGITALE Immaginate di salire sulla macchina del tempo e di condurre insieme a me un bel viaggioa ritroso nella storia. “Da dove cominciamo?” Calma, ora vi spiego. Dunque, abbiamo detto fino ad ora che l’uomo si è inventato il computer per farsi aiutare in una “missione impo... December 26, 2016 at 10:01AM http://ift.tt/2gdJsCvIFTTTfrom Facebook
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sabato, dicembre 24, 2016

La storia dei computer raccontata in un libro Senza un computer questo articolo non sarebbe stato scritto, questo blog non esisterebbe, non ci sarebbero i social network, non ci si potrebbe nemmeno affidare a Google per fare una ricerca o per conoscere le risposte alle domande dei quiz televisivi.Senza questi strani ed anomali strumenti la n... December 24, 2016 at 10:02AM http://ift.tt/2gdJsCv

December 24, 2016 at 10:02AM La storia dei computer raccontata in un libro Senza un computer questo articolo non sarebbe stato scritto, questo blog non esisterebbe, non ci sarebbero i social network, non ci si potrebbe nemmeno affidare a Google per fare una ricerca o per conoscere le risposte alle domande dei quiz televisivi.Senza questi strani ed anomali strumenti la n... December 24, 2016 at 10:02AM http://ift.tt/2gdJsCvIFTTTfrom Facebook
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venerdì, dicembre 23, 2016

L'uomo e il computer, Una storia dentro la storia Tutti noi sappiamo bene cos'è un computer, lo utilizziamo ogni giorno, lo teniamo addirittura in tasca, affidiamo a lui il nostro lavoro, ma anche i nostri pensieri, le nostre immagini e spesso anche le nostre amicizie. Ma se dovessimo domandarci anche solo per un istante, come è na... December 23, 2016 at 10:01AM http://ift.tt/2gdJsCv

December 23, 2016 at 10:02AM L'uomo e il computer, Una storia dentro la storia Tutti noi sappiamo bene cos'è un computer, lo utilizziamo ogni giorno, lo teniamo addirittura in tasca, affidiamo a lui il nostro lavoro, ma anche i nostri pensieri, le nostre immagini e spesso anche le nostre amicizie. Ma se dovessimo domandarci anche solo per un istante, come è na... December 23, 2016 at 10:01AM http://ift.tt/2gdJsCvIFTTTfrom Facebook
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giovedì, dicembre 22, 2016

December 22, 2016 at 01:41PM IFTTTfrom Facebook
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"E' ora di andare" l'inizio di un mio racconto "Social" 20lin.es è una piattaforma di Social Publishing che unisce scrittura collettiva e lettura interattiva al fine di innovare la creazione di un racconto.Ecco quindi un inizio .... buona lettura... e buon seguitohttps://plus.google.com/share?hl=en-US&url=http%3A%2F%2F20lin.es%2Fread%2... December 22, 2016 at 10:01AM http://ift.tt/2gdJsCv

December 22, 2016 at 10:02AM "E' ora di andare" l'inizio di un mio racconto "Social" 20lin.es è una piattaforma di Social Publishing che unisce scrittura collettiva e lettura interattiva al fine di innovare la creazione di un racconto.Ecco quindi un inizio .... buona lettura... e buon seguitohttps://plus.google.com/share?hl=en-US&url=http%3A%2F%2F20lin.es%2Fread%2... December 22, 2016 at 10:01AM http://ift.tt/2gdJsCvIFTTTfrom Facebook
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mercoledì, dicembre 21, 2016

Apple Pencil in futuro potrebbe essere utilizzata anche su iPhone Un brevetto svela che Apple sta pensando di adattare Pencil anche ai futuri iPhone e MacBook. Il pennino, che attualmente è presente solo sui due iPad Pro, potrebbe essere una delle novità dei nuovi dispositivi dell’azienda di Cupertino.

December 21, 2016 at 12:57PM Apple Pencil in futuro potrebbe essere utilizzata anche su iPhone Un brevetto svela che Apple sta pensando di adattare Pencil anche ai futuri iPhone e MacBook. Il pennino, che attualmente è presente solo sui due iPad Pro, potrebbe essere una delle novità dei nuovi dispositivi dell’azienda di Cupertino.IFTTTfrom Facebook
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Utilizzo di Internet per una piccola struttura ricettiva Che funzione dovrebbe avere il sito web di un B&B ed in generale di una struttura ricettiva?Un sito web di questo genere è uno strumento di vendita on line aperto 7 giorni su 7 e 24 ore su 24Il suo successo è infatti è quantificabile proprio dal numero di prenotazioni dir... December 21, 2016 at 10:01AM http://ift.tt/2gdJsCv

December 21, 2016 at 10:02AM Utilizzo di Internet per una piccola struttura ricettiva Che funzione dovrebbe avere il sito web di un B&B ed in generale di una struttura ricettiva?Un sito web di questo genere è uno strumento di vendita on line aperto 7 giorni su 7 e 24 ore su 24Il suo successo è infatti è quantificabile proprio dal numero di prenotazioni dir... December 21, 2016 at 10:01AM http://ift.tt/2gdJsCvIFTTTfrom Facebook
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December 21, 2016 at 07:40AM IFTTTfrom Facebook
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martedì, dicembre 20, 2016

Fiori di Stecco - di Isabella Maulini Zanni ho appena finito di leggerlo, una storia vera, praticamente la cronaca di una famiglia durante la seconda guerra mondiale, uno scorcio di realtà impressionante, a cavallo tra il Lago D'orta e le montagne.Periodo nefasto dove la realtà non fa sconti ai protagonisti, che tuttavia, non... December 20, 2016 at 10:01AM http://ift.tt/2gdJsCv

December 20, 2016 at 10:02AM Fiori di Stecco - di Isabella Maulini Zanni ho appena finito di leggerlo, una storia vera, praticamente la cronaca di una famiglia durante la seconda guerra mondiale, uno scorcio di realtà impressionante, a cavallo tra il Lago D'orta e le montagne.Periodo nefasto dove la realtà non fa sconti ai protagonisti, che tuttavia, non... December 20, 2016 at 10:01AM http://ift.tt/2gdJsCvIFTTTfrom Facebook
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I supermercati di Amazon: senza casse Prendi, metti in borsa ed esci. Ma non è taccheggio: Amazon Go tiene traccia di quanto ha acquistato e mette direttamente in conto sulla carta di credito.

December 20, 2016 at 09:03AM I supermercati di Amazon: senza casse Prendi, metti in borsa ed esci. Ma non è taccheggio: Amazon Go tiene traccia di quanto ha acquistato e mette direttamente in conto sulla carta di credito.IFTTTfrom Facebook
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Su Web i tesori dell’Archivio Ricordi diventano (veramente) patrimonio di tutti Oltre 13 mila documenti iconografici possono essere visualizzati e consultati in digitale sul portale December 20, 2016 at 08:32AM http://ift.tt/2gdJsCv

December 20, 2016 at 08:33AM Su Web i tesori dell’Archivio Ricordi diventano (veramente) patrimonio di tutti Oltre 13 mila documenti iconografici possono essere visualizzati e consultati in digitale sul portale December 20, 2016 at 08:32AM http://ift.tt/2gdJsCvIFTTTfrom Facebook
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lunedì, dicembre 19, 2016

http://ift.tt/2h3wTwZ pensano davvero le banche del fintech (e quali sono quelle che spendono di più) #Scenari Per capire come e con quali strategie si stiano muovendo le banche nel fintech basta seguire le tracce che lasciano, come le molliche di Hansel e Gretel. E seguendole si potrà capire quali sono le minacce all’orizzonte Per capire come e con quali strategie si stiano muovendo le banche nel fintech basta seguire le tracce che lasciano, come le molliche di Hansel e Gretel. E seguendole si potrà capire quali sono le minacce all'orizzonte http://ift.tt/2gdJsCv

December 19, 2016 at 04:03PM http://ift.tt/2h3wTwZ pensano davvero le banche del fintech (e quali sono quelle che spendono di più) #Scenari Per capire come e con quali strategie si stiano muovendo le banche nel fintech basta seguire le tracce che lasciano, come le molliche di Hansel e Gretel. E seguendole si potrà capire quali sono le minacce all’orizzonte Per capire come e con quali strategie si stiano muovendo le banche nel fintech basta seguire le tracce che lasciano, come le molliche di Hansel e Gretel. E seguendole si potrà capire quali sono le minacce all'orizzonte http://ift.tt/2gdJsCvIFTTTfrom Facebook
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http://ift.tt/2i5G3Fi muro verde che ripulisce l'aria delle nostre città Si chiama City Tree ed è un “muro vegetale”, alto quattro metri, e e largo tre, che unisce uno substrato di muschio a uno strato di piante che assorbono particolato, diossido di azoto e ozono Si chiama City Tree ed è un “muro vegetale” che unisce uno substrato di muschio a uno strato di piante che assorbono particolato, diossido di azoto e ozono. http://ift.tt/2gdJsCv

December 19, 2016 at 10:17AM http://ift.tt/2i5G3Fi muro verde che ripulisce l'aria delle nostre città Si chiama City Tree ed è un “muro vegetale”, alto quattro metri, e e largo tre, che unisce uno substrato di muschio a uno strato di piante che assorbono particolato, diossido di azoto e ozono Si chiama City Tree ed è un “muro vegetale” che unisce uno substrato di muschio a uno strato di piante che assorbono particolato, diossido di azoto e ozono. http://ift.tt/2gdJsCvIFTTTfrom Facebook
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http://ift.tt/2hYwV9G, i 3 errori più stupidi (che non ti faranno mai diventare miliardario) #Consigli Tre broker esperti di finanza hanno rivelato al Time gli errori più comuni che fanno tutti gli investitori alle prime armi quando giocano in Borsa. Eccoli Tre broker esperti di finanza hanno rivelato al Time gli errori più comuni che fanno tutti gli investitori alle prime armi quando giocano in Borsa. Eccoli http://ift.tt/2gdJsCv

December 19, 2016 at 10:07AM http://ift.tt/2hYwV9G, i 3 errori più stupidi (che non ti faranno mai diventare miliardario) #Consigli Tre broker esperti di finanza hanno rivelato al Time gli errori più comuni che fanno tutti gli investitori alle prime armi quando giocano in Borsa. Eccoli Tre broker esperti di finanza hanno rivelato al Time gli errori più comuni che fanno tutti gli investitori alle prime armi quando giocano in Borsa. Eccoli http://ift.tt/2gdJsCvIFTTTfrom Facebook
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L'uomo e il computer, una storia dentro la storia "Lo scrigno della Democrazia" Spettacolo Teatrale classi 5° di Cireggio di Omegna "Siamo Convinti che non si può vivere il presente senza una profonda memoria e la condivisione delle radici storiche" Inizia con questa bellissima intenzione lo spettacolo interpretato dagli studenti delle classi 5° della scuola primaria di Cireggio e diretto dall'instancabile e bravis... December 19, 2016 at 10:01AM http://ift.tt/2gdJsCv

December 19, 2016 at 10:06AM L'uomo e il computer, una storia dentro la storia "Lo scrigno della Democrazia" Spettacolo Teatrale classi 5° di Cireggio di Omegna "Siamo Convinti che non si può vivere il presente senza una profonda memoria e la condivisione delle radici storiche" Inizia con questa bellissima intenzione lo spettacolo interpretato dagli studenti delle classi 5° della scuola primaria di Cireggio e diretto dall'instancabile e bravis... December 19, 2016 at 10:01AM http://ift.tt/2gdJsCvIFTTTfrom Facebook
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domenica, dicembre 18, 2016

http://ift.tt/2hUNwLE Security Challenge Pitch Night a Enlabs #agenda I principali appuntamenti della settimana. Dal Connected City Hackathon a Milano all'incontro su Industria 4.0 al FabLab Vittorio Veneto Questa settimana negli spazi di LUISS Enlabs una serata dedicata alla cybersecurity e alle startup che sviluppano progetti sul tema. In agenda questo e altri appuntamenti http://ift.tt/2gdJsCv

December 18, 2016 at 10:12AM http://ift.tt/2hUNwLE Security Challenge Pitch Night a Enlabs #agenda I principali appuntamenti della settimana. Dal Connected City Hackathon a Milano all'incontro su Industria 4.0 al FabLab Vittorio Veneto Questa settimana negli spazi di LUISS Enlabs una serata dedicata alla cybersecurity e alle startup che sviluppano progetti sul tema. In agenda questo e altri appuntamenti http://ift.tt/2gdJsCvIFTTTfrom Facebook
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sabato, dicembre 17, 2016

http://ift.tt/2huZM4c"Bisogna anticipare i cyberattacchi": la ricetta del nuovo capo del Pentagono #cybersecurity - “Bisogna anticipare i cyberattacchi”: la ricetta del nuovo capo del Pentagono ow.ly/G4Iw3072izN di @cyber__affairs Ecco cosa pensa di sicurezza e attacchi informatici il prossimo capo del Pentagono http://ift.tt/2gdJsCv

December 17, 2016 at 05:12PM http://ift.tt/2huZM4c"Bisogna anticipare i cyberattacchi": la ricetta del nuovo capo del Pentagono #cybersecurity - “Bisogna anticipare i cyberattacchi”: la ricetta del nuovo capo del Pentagono ow.ly/G4Iw3072izN di @cyber__affairs Ecco cosa pensa di sicurezza e attacchi informatici il prossimo capo del Pentagono http://ift.tt/2gdJsCvIFTTTfrom Facebook
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http://buff.ly/2gTk4pfI primi 21 giorni di un'ape (in un video di un minuto) Un fotografo americano ha immortalato, in 60 secondi, la nascita di un’ape e i suoi primi 21 giorni di vita. Un modo per mostrarne fragilità e bellezza Un fotografo americano ha immortalato, in 60 secondi, la nascita di un'ape e i suoi primi 21 giorni di vita. Un modo per mostrarne fragilità e bellezza. http://ift.tt/2gdJsCv

December 17, 2016 at 10:12AM http://buff.ly/2gTk4pfI primi 21 giorni di un'ape (in un video di un minuto) Un fotografo americano ha immortalato, in 60 secondi, la nascita di un’ape e i suoi primi 21 giorni di vita. Un modo per mostrarne fragilità e bellezza Un fotografo americano ha immortalato, in 60 secondi, la nascita di un'ape e i suoi primi 21 giorni di vita. Un modo per mostrarne fragilità e bellezza. http://ift.tt/2gdJsCvIFTTTfrom Facebook
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L'uomo e il computer, una storia dentro la storia Informatica di Base - Breve guida introduttiva Ecco una breve guida introduttiva all'informatica di base, In particolare sono trattati, seppur brevemente e in modo semplice, i seguenti argomenti: - Introduzione all'ICT, - Concetto di Hardware - Concetto di Software Buona lettura! Informatica corso base hw e sw from Daniele Bottoni Com... December 17, 2016 at 10:01AM http://ift.tt/2gdJsCv

December 17, 2016 at 10:02AM L'uomo e il computer, una storia dentro la storia Informatica di Base - Breve guida introduttiva Ecco una breve guida introduttiva all'informatica di base, In particolare sono trattati, seppur brevemente e in modo semplice, i seguenti argomenti: - Introduzione all'ICT, - Concetto di Hardware - Concetto di Software Buona lettura! Informatica corso base hw e sw from Daniele Bottoni Com... December 17, 2016 at 10:01AM http://ift.tt/2gdJsCvIFTTTfrom Facebook
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venerdì, dicembre 16, 2016

http://buff.ly/2hDSWHiLe intelligenze artificiali sognano (e imparano di più) Al servizio di Google, l’azienda britannica DeepMind ha pensato di replicare l’esperienza onirica per le Intelligenze Artificiali. Il nuovo sistema permette loro di ricordare e di apprendere di più Al servizio di Google, l’azienda britannica DeepMind ha pensato di replicare l’esperienza onirica per le Intelligenze Artificiali. http://ift.tt/2gdJsCv

December 16, 2016 at 04:12PM http://buff.ly/2hDSWHiLe intelligenze artificiali sognano (e imparano di più) Al servizio di Google, l’azienda britannica DeepMind ha pensato di replicare l’esperienza onirica per le Intelligenze Artificiali. Il nuovo sistema permette loro di ricordare e di apprendere di più Al servizio di Google, l’azienda britannica DeepMind ha pensato di replicare l’esperienza onirica per le Intelligenze Artificiali. http://ift.tt/2gdJsCvIFTTTfrom Facebook
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http://buff.ly/2gQKsjlCon PowerMe gli smartphone si ricaricano a vicenda Una startup milanese ha ideato un dispositivo che permette di condividere energia tra dispositivi mobile dotati di porta microUSB. Grande successo su Indiegogo, in arrivo un’app per localizzare altri utenti nelle vicinanze con cui “ricaricarsi” Una startup milanese ha ideato PowerMe, un dispositivo che permette di condividere energia tra dispositivi mobile dotati di porta microUSB. http://ift.tt/2gdJsCv

December 16, 2016 at 03:04PM http://buff.ly/2gQKsjlCon PowerMe gli smartphone si ricaricano a vicenda Una startup milanese ha ideato un dispositivo che permette di condividere energia tra dispositivi mobile dotati di porta microUSB. Grande successo su Indiegogo, in arrivo un’app per localizzare altri utenti nelle vicinanze con cui “ricaricarsi” Una startup milanese ha ideato PowerMe, un dispositivo che permette di condividere energia tra dispositivi mobile dotati di porta microUSB. http://ift.tt/2gdJsCvIFTTTfrom Facebook
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December 16, 2016 at 11:47AM IFTTTfrom Facebook
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http://buff.ly/2gRKvdfL'innovazione artistica nascerà nel cuore di New York. The Shed Nella primavera nel 2019 la Grande Mela avrà una struttura di 200mila metri quadri per ospitare performance di diversa natura, dalle arti visive alla musica, all’insegna della sperimentazione. La struttura dal design avveniristico sorgerà tra la decima e l’unidicesima strada a Manhattan. The Shed è una struttura che aprirà nel 2019 e che ospiterà un centro di innovazione artistica nel cuore della città di New York http://ift.tt/2gdJsCv

December 16, 2016 at 10:12AM http://buff.ly/2gRKvdfL'innovazione artistica nascerà nel cuore di New York. The Shed Nella primavera nel 2019 la Grande Mela avrà una struttura di 200mila metri quadri per ospitare performance di diversa natura, dalle arti visive alla musica, all’insegna della sperimentazione. La struttura dal design avveniristico sorgerà tra la decima e l’unidicesima strada a Manhattan. The Shed è una struttura che aprirà nel 2019 e che ospiterà un centro di innovazione artistica nel cuore della città di New York http://ift.tt/2gdJsCvIFTTTfrom Facebook
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L'uomo e il computer, una storia dentro la storia Il messaggio (racconto di Daniele Bottoni) Ecco qui uno dei miei racconti.Una storia immaginaria, in un periodo indefinito della storia, con accanto un amico,Il racconto è dedicato ad Antonio Lodi (16/12/1960 - 18/01/2004) December 16, 2016 at 10:01AM http://ift.tt/2gdJsCv

December 16, 2016 at 10:02AM L'uomo e il computer, una storia dentro la storia Il messaggio (racconto di Daniele Bottoni) Ecco qui uno dei miei racconti.Una storia immaginaria, in un periodo indefinito della storia, con accanto un amico,Il racconto è dedicato ad Antonio Lodi (16/12/1960 - 18/01/2004) December 16, 2016 at 10:01AM http://ift.tt/2gdJsCvIFTTTfrom Facebook
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giovedì, dicembre 15, 2016

L'app per creare foreste (virtuali) e combattere la dipendenza da smartphone. Forest Forest dà la possibilità di costruire una foresta virtuale i cui alberi cresceranno solamente se l’utente metterà da parte il proprio smartphone. Trenta minuti di lontananza forzata per dedicarsi a progetti reali e combattere le fonti di distrazione Forest dà la possibilità di costruire una foresta virtuale i cui alberi cresceranno solamente se l'utente metterà da parte il proprio smartphone. http://ift.tt/2gdJsCv

December 15, 2016 at 12:12PM L'app per creare foreste (virtuali) e combattere la dipendenza da smartphone. Forest Forest dà la possibilità di costruire una foresta virtuale i cui alberi cresceranno solamente se l’utente metterà da parte il proprio smartphone. Trenta minuti di lontananza forzata per dedicarsi a progetti reali e combattere le fonti di distrazione Forest dà la possibilità di costruire una foresta virtuale i cui alberi cresceranno solamente se l'utente metterà da parte il proprio smartphone. http://ift.tt/2gdJsCvIFTTTfrom Facebook
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L'app di Google per la tua sicurezza (e quella dei tuoi cari). Contatti Fidati Contatti Fidati è un’app che permette ad una cerchia ristretta di persone di sapere dove ci troviamo. Ma possiamo chiedere anche di essere virtualmente accompagnati durante percorsi pericolosi. Magari di notte e in zone poco sicure Contatti Fidati è un'app che permette ad una cerchia ristretta di persone di sapere dove ci troviamo. Ma anche di essere virtualmente accompagnati. http://ift.tt/2gdJsCv

December 15, 2016 at 10:12AM L'app di Google per la tua sicurezza (e quella dei tuoi cari). Contatti Fidati Contatti Fidati è un’app che permette ad una cerchia ristretta di persone di sapere dove ci troviamo. Ma possiamo chiedere anche di essere virtualmente accompagnati durante percorsi pericolosi. Magari di notte e in zone poco sicure Contatti Fidati è un'app che permette ad una cerchia ristretta di persone di sapere dove ci troviamo. Ma anche di essere virtualmente accompagnati. http://ift.tt/2gdJsCvIFTTTfrom Facebook
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L'uomo e il computer, una storia dentro la storia Una sfida da BiosBook Oggi la parola Social network è diventata estremamente popolare, la si sente citare con la stessa facilità con cui, noi italiani ci prendiamo un caffè.Molti di noi vivono ormai vite multi account, divisi tra Facebook, Twitter, Google +... e chi più ne ha .... , e spess... December 15, 2016 at 10:01AM http://ift.tt/2gdJsCv

December 15, 2016 at 10:04AM L'uomo e il computer, una storia dentro la storia Una sfida da BiosBook Oggi la parola Social network è diventata estremamente popolare, la si sente citare con la stessa facilità con cui, noi italiani ci prendiamo un caffè.Molti di noi vivono ormai vite multi account, divisi tra Facebook, Twitter, Google +... e chi più ne ha .... , e spess... December 15, 2016 at 10:01AM http://ift.tt/2gdJsCvIFTTTfrom Facebook
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mercoledì, dicembre 14, 2016

L'uomo e il computer, una storia dentro la storia Hai visto quante storie ci sono su Biosbook ? Hai visto quante storie ci sono su Biosbook ? Viaggi, memorie, luoghi e tradizioni, compleanni....Le pagine di Biosbook sono sempre di più delle meravigliose biografie che custodiscono esperienze preziose da ricordare e da consultare. Tra i 7 macroargomenti di Biosbook ( Arte e Scienze/Avv... December 14, 2016 at 10:01AM http://ift.tt/2gdJsCv

December 14, 2016 at 10:04AM L'uomo e il computer, una storia dentro la storia Hai visto quante storie ci sono su Biosbook ? Hai visto quante storie ci sono su Biosbook ? Viaggi, memorie, luoghi e tradizioni, compleanni....Le pagine di Biosbook sono sempre di più delle meravigliose biografie che custodiscono esperienze preziose da ricordare e da consultare. Tra i 7 macroargomenti di Biosbook ( Arte e Scienze/Avv... December 14, 2016 at 10:01AM http://ift.tt/2gdJsCvIFTTTfrom Facebook
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martedì, dicembre 13, 2016

December 13, 2016 at 12:32PM IFTTTfrom Facebook
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Daniele Bottoni BomberCurrent, il progetto che illuminerà 17 ponti di Londra Il progetto Current ha vinto una competizione internazionale per illuminare i ponti di Londra e ridare vita al centro della città. Un modo per stupire i turisti e far sentire i cittadini più protetti.

Current, il progetto che illuminerà 17 ponti di Londra Il progetto Current ha vinto una competizione internazionale per illuminare i ponti di Londra e ridare vita al centro della città. Un modo per stupire i turisti e far sentire i cittadini più protetti.
by Daniele Bottoni Bomber

December 13, 2016 at 12:26PM
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lunedì, dicembre 12, 2016

La gestione dei rifiuti? Basterebbe un’app per un controllo automatico (con sanzioni) del servizio


L'esempio di Birmingham come modello per aumentare l'efficienza: ispettori, palmare e un meccanismo "automatico" che prevede tempi e multe all'azienda

Articolo di LARA MARTINO - Che Futuro!

Il “complotto dei frigoriferi” è stato l’ultimo caso in ordine di tempo ad aver attirato l’attenzione sulla questione dei rifiuti a Roma. La sindaca Virginia Raggi in un’intervista a Repubblica ha parlato di «una strana concentrazione di frigoriferi per le strade della capitale». Ma al di là dei risvolti più o meno fantasiosi di questa vicenda, il problema della gestione del ciclo dei rifiuti a Roma esiste. Qualche metodo per far funzionare meglio il sistema, però, ci sarebbe. All’estero, come in Italia. E secondo alcuni la chiave sta nell’esercitare un controllo di qualità sul servizio. A esserne convinto è l’ingegner Antonio Canale che dal 2000 lavora nel settore ambientale e che di Ama è stato anche consulente.

LA GESTIONE DEI RIFIUTI ALL’ESTERO
Quando nel 2000 il dottor Canale comincia ad occuparsi di ambiente, propone all’Ama di Roma di partecipare a una gara internazionale per la gestione del ciclo integrato dei rifiuti di una delle quattro aree in cui è divisa la capitale egiziana, Il Cairo. Dalla raccolta allo spazzamento, al riciclo, al trattamento, al conferimento in discarica. La gara viene vinta e così lui diventa direttore generale dell’Ama Arab Environment company che ancora oggi serve la metà della popolazione del Cairo, anche se la holding è passata nel 2007 a un altro gruppo privato italiano. Dal 2008 al 2011 Antonio Canale si occupa di un contratto Ama International in Bahrein. Poi chiude la sua esperienza con la società e si dedica all’attività di consulenza per conto di altre aziende ad Abu Dhabi e in Arabia Saudita. La sua esperienza all’estero, dentro e fuori Ama, lo porta, però, ad avere ben chiaro ciò che manca all’azienda dei rifiuti romani: «In Ama ci sono grandissime professionalità e competenze. Quello che manca è un sistema efficiente che vigili su chi fa fisicamente la raccolta, riportando al Comune anomalie e permettendo eventuali provvedimenti».

IL MODELLO BIRMINGHAM
Il sistema di cui parla l’ingegner Canale è attivo già in diverse città del mondo. Ma l’esempio più lampante è Birmingham: «Ogni mattina nella città inglese il Comune ha degli ispettori analoghi agli ausiliari del traffico. Sono dotati di un computer grazie al quale segnalano all’azienda i punti della città in cui ci sono delle criticità.

Leggi il resto dell'articolo Qui

domenica, dicembre 11, 2016

Gli hacker russi hanno fatto vincere Trump: un’altra fake news?


Immagine storia relativa a hacker russi trump tratta da CheFuturo!


via Che Futuro!FlipBoard Feed - Che Futuro! http://ift.tt/2gorOtY

Difficile dire cosa sia accaduto con esattezza nelle presidenziali USA, ma una cosa è certa, il voto elettronico può essere manipolato

Barack Obama ha chiesto un rapporto dettagliato e preciso sul ruolo della Russia nello svolgimento delle presidenziali americane. Il capo della Cia, il democratico Mike Brennan, ha sostenuto che hacker russi hanno aiutato Trump a vincere le elezioni. I media di mezzo mondo hanno rilanciato la notizia dando l’impressione di credere a questa eventualità: sarebbe stata la delegittimazione di Hillary Clinton prodotta in rete dalla propaganda russa insieme alla diffusione delle email del comitato democratico in una curiosa joint-venture hacker russi più Wikileaks, a minare la fiducia nel candidato democratico e a farla perdere contro il magnate repubblicano.

LE DOMANDE CHE DOVREMMO FARCI SUL RUOLO DEI RUSSI NELLE ELEZIONI PRESIDENZIALI

Ci sono tuttavia diversi aspetti della vicenda che ci permettono di essere dubbiosi di questa ricostruzione post-hoc.

  1. Prima di tutto è curioso che la tesi dell’importanza della propaganda russa anti Clinton non tenga conto del suo contrario: e cioè che le notizie favorevoli a Hillary Clinton prodotte in rete e il sostegno ottenuto da giornali e televisioni controbilanciavano e talvolta superavano per numero e qualità le fake news e la cattiva propaganda contro di lei.
  2. Secondo: mentre si dà per scontato l’aiuto di hacker russi a Trump, amico di Putin, attribuendogli la sottrazione delle email sia personali della Clinton che dello staff democratico e del suo campaign manager, non si forniscono prove solide che si tratti veramente di hacker russi organizzati ma si fa sempre riferimento a fonti interne all’amministrazione Usa.
  3. Terzo: mentre si attribuisce alla fellonia di Assange la pubblicazione di quelle email con segreti e opinioni imbarazzanti, arruolando Assange e Wikileaks tra i nemici dell’America, viene oggi pesantemente trascurato il ruolo di James Comey, repubblicano capo dell’FBI, agenzia federale con compiti di controspionaggio e antiterrorismo, che una settimana prima del voto ha aperto una nuova indagine sulla Clinton producendo scalpore e indignazione tra gli elettori americani.
  4. Quarto,....
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Coderdojo Roma, coding di Natale. A Napoli la due giorni di SMAU


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sabato, dicembre 10, 2016

Quel treno per il Nobel che portò Fermi a Stoccolma (e lontano dall’Italia)

Lo scienziato ritirò il premio in frac senza fare il saluto romano: uno scandalo. 
Continuò a lavorare da protagonista negli Stati Uniti

il treno con la famiglia Fermi era partito dalla stazione Termini per Stoccolma la sera del 6 dicembre 1938, se ben ricordo, attorno alle 21.

Era probabilmente il treno notturno 44, che come ogni sera partiva da Roma alle 21:40 diretto a Nord. Ma quello del 6 dicembre fu un treno molto particolare: quella sera, come scrive Edoardo Amaldi, fisico italiano vissuto tra il 1908 e il 1989 e all’epoca giovane collega di Enrico Fermi in via Pansiperna,


si chiudeva definitivamente un periodo, brevissimo, della storia della cultura in Italia che avrebbe potuto estendersi e svilupparsi forse avere una influenza più ampia sull’ambiente universitario e, con il passare degli anni, magari anche sull’intero paese. Il nostro piccolo mondo era stato sconvolto, anzi quasi certamente distrutto, da forze e circostanze completamente estranee al nostro campo d’azione.

Proprio perché oggi le cronache parlano di chi a ritirare il Nobel non ci va, tornare a quella sera di dicembre ci ricorda quanto la consegna di quel riconoscimento sia non solo il coronamento di una carriera artistica o scientifica, ma sia stata talvolta anche  momento drammatico e snodo cruciale nella vita dei premiati. Su queste pagine ce lo ha recentemente raccontato Gabriella Greison, ricordando Marie Curie che per ritirare il Nobel sfidò lo scandalo a testa alta. Il viaggio verso Stoccolma del fisico Enrico Fermi è un altro esempio che vale la pena raccontare.

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mercoledì, dicembre 07, 2016

La storia di un popolo raccontata nei canti

Era il 1872 quando nasceva il corpo degli Alpini, che ben presto dava vita a una enorme tradizione canora. «In quei testi c’è tutta la nostra origine. Da queste storie c’è molto da imparare»


Le Truppe Alpine hanno avuto origine nel 1872, quando il giovane Regno d’Italia dovette affrontare il problema della difesa dei nuovi confini terrestri, che dopo l’infelice guerra del 1866 contro l’Austria, coincidevano quasi interamente con l’arco alpino.

L’unità d’Italia con Roma capitale era da poco compiuta ed il nuovo stato si trovava a dover affrontare una situazione internazionale molto delicata per il riaccendersi di tensioni con la Francia e con la potente monarchia Asburgica, ancora potenzialmente ostile dopo la cessione del Veneto all’Italia.

La mobilitazione dell’Esercito e la difesa del territorio nazionale erano state, fino allora, previste nella pianura padana in corrispondenza del vecchio Quadrilatero perché le Alpi, nella concezione strategica del tempo, non erano ritenute idonee a operazioni di guerra.

L’idea di affidare la difesa avanzata della frontiera alpina ai valligiani del posto anziché ricorrere a truppe di pianura, che oggi appare semplice e logica, a quei tempi era assolutamente originale, quasi rivoluzionaria.
L’ideatore del Corpo degli Alpini fu l’allora capitano di Stato Maggiore Giuseppe Domenico Perrucchetti, nato a Cassano d’Adda, in provincia di Milano il 13 luglio 1839 (a vent’ anni fuggì dalla Lombardia, allora sotto la dominazione austriaca, per arruolarsi volontario nell’esercito Piemontese).
Da quel momento ha inizio la storia di un valoroso corpo dell'esercito, una storia fatta di battaglie, guerre in trincea, reclutamenti in Italia, missioni all’estero. 
Ma la storia di questo corpo non può fare a meno di considerare una delle espressioni più belle che questi ha saputo partorire: il canto. 
Il repertorio musicale degli Alpini è enorme, «anche se in realtà è raro trovare canzoni scritte apposta dal corpo stesso: i soldati adattavano le musiche popolari, cambiando le parole in base alle situazioni che vivevano». A spiegarci l’importanza di queste musiche è Mauro Pedrotti, direttore dello storico coro Sat in un intervista rilasciata al settimanale Tempi (www.tempi.it) del 2012, in occasione dei festeggiamenti per i Centoquaranta anni di storia degli Alpini. 
Un gruppo nato a Trento su iniziativa dei fratelli Pedrotti (di cui Mauro è nipote) negli anni Venti. E che è giunto fino ai nostri giorni alternando voci e direzioni, e facendo un gran lavoro di ricerca, recupero e armonizzazione del patrimonio musicale alpino, favorito anche dalla nascita di una Fondazione e di una Scuola per cantori e direttori. Con Pedrotti abbiamo voluto celebrare il compleanno degli Alpini riscoprendo il valore del loro repertorio canoro.


Desidero riportare qui l'intervista a Mauro Pedrotti, perchè ben testimonia un bellissimo pezzo di storia italiana, attraverso un'esppressione artistica fatta da un popolo per un popolo. Qui è possibile trovare l'articolo originale con l'intervista



Pedrotti, perché il corpo degli Alpini è così legato ai suoi canti?

Gli Alpini sono originariamente gente di montagna: dal Piemonte fino al Friuli (e passando anche per l’Abruzzo) il reclutamento ha sempre pescato da zone di montagna, chiaramente soprattutto alpine. E qui il canto tipico era quello corale, piuttosto lento, senza strumenti. Questa è la tradizione canora da cui proviene il canto degli Alpini, che si è trasferita poi ai periodi di permanenza militare, sia in guerra che in pace.


Quando inizia ad affermarsi la tradizione del canto all’interno degli Alpini?

Abbiamo dei canti, come Mamma mia vienimi incontro, che risalgono al 1896, anno della guerra italiana in Abissinia. Il canto alpino in sé esiste come rielaborazione e riutilizzazione di canti popolari esistenti. È raro che ci sia un canto alpino nato tra gli Alpini: di solito sono canti popolari pre-esistenti adattati, soprattutto nel testo, alle situazioni che quei soldati si trovavano a vivere: in trincea, sotto attacco, in ritirata. È il caso, ad esempio, di La si taglia i biondi capelli: sicuramente esisteva già prima della guerra in molte regioni italiane. Noi abbiamo ritrovato una versione che arriva dal Veneto, e fa riferimento alla bella guerriera, presente anche nella tradizione lombarda. Ecco, qui si vede bene l’adattamento alla situazione che quel reparto si trovava a vivere in quel frangente.


Cos’ha da dire la storia degli Alpini al mondo di oggi?

Gli Alpini sono famosi per lo spirito di corpo, più di altre armate. Anche in questo gioca un ruolo chiave l’origine montanara e il carattere di questa gente: tranquillo, sobrio, abituato alle difficoltà del vivere. Questo andava oltre i confini regionali: era indifferente se uno era piemontese o friulano, l’unità era sempre la stessa. Questa è una caratteristica che è rimasta in vita anche dopo: quante volte l’Associazione Nazionale Alpini corre dove c’è bisogno (terremoti, frane, alluvioni), mettendo a disposizione il proprio lavoro e le proprie attrezzature? È un aspetto che continua a sopravvivere, nonostante non ci sia più la leva obbligatoria e le reclute siano di meno: l’Ana ha migliaia di soci, tutti fieri di farne parte.


I canti popolari degli Alpini esprimono una varietà enorme di sentimenti e situazioni: sono canti di festa, d’amore, di guerra… A quali si sente più legato? Cosa ama di più di questa musica?

Il canto che più amo e che più rispecchia, secondo me, i valori del corpo degli Alpini è Monte Canino. Si parla di una cima che ora sta in Slovenia, appena dietro il Friuli, dove si combatteva nella Prima Guerra Mondiale: il canto però non parla di battaglie, ma di «quel lungo treno che andava al confine», cioè dell’avvicinamento delle truppe al fronte. Non c’è alcuna euforia guerresca (come c’è in tanti altri canti Alpini), non c’è alcuna retorica: c’è solo una grande accettazione di quella che era la situazione di questi soldati, chiamati a combattere e lasciare casa e famiglia per andare sul fronte. Sono strofe cariche di nostalgia, senza alcun tipo di enfasi guerresca.


Col vostro coro, la scuola e la fondazione cercate di tenere in vita questa tradizione. Perché? Cosa apprezza di questa attività?

Abbiamo quasi il dovere di portare avanti questa storia. Il canto della Sat è stata un’invenzione felicissima fin dalle origini, che ha mosso decine, se non centinaia, di cori: nel secondo dopoguerra tantissimi gruppi sono nati seguendo il modo di cantare e dalle partiture messe a disposizione dalla Sat. A quell’epoca ben poco esisteva di canto armonizzato: il lavoro di questo coro ha quindi mosso la voglia di cantare di tanti. Poi magari hanno preso altre strade, con stili diversi, repertori più vari, ma la partenza è stata comune a tanti. Questo perché intorno alla storia della Sat si sono sommati alcuni elementi particolarmente proficui: una famiglia estremamente musicale pur non avendo un’educazione musicale specifica, alcune coincidenze come la conoscenza di Luigi Pigarelli e Antonio Pedrotti, la collaborazione di altri insigni musicisti come Benedetti Michelangeli. Da queste concomitanze così particolari è venuta fuori una storia unica, quella del coro Sat, che ha fatto cantare mezza Italia. Noi che siamo gli eredi ne sentiamo l’orgoglio e il dovere di portare avanti questa cosa: con questi canti tramandiamo storie e valori che oggi sono un po’ offuscati, ma che rimangono sempre famigliari alla gente. Mi stupisce sempre vedere, ad esempio, che cantiamo La pastora da ottantacinque anni, eppure abbiamo gente che si commuove ancora adesso. E poi c’è l’aspetto musicale: il coro Sat è stato il primo ad entrare in teatri dove il canto popolare non aveva mai messo piede, anche per un pregiudizio musicale. Il lavoro fatto ha permesso di elevare queste tradizioni a valori musicali assoluti. E questo si vede bene all’estero: quando facciamo concerti fuori dall’Italia la semplicità e la bellezza di questa musica è compresa ancora di più, perché svuotata delle sue caratteristiche storiche per cui viene gustata ancor di più in Italia.


Il canto popolare va sempre più perdendosi. È finito il fascino che poteva avere qualche decennio fa? Come tenere in vita questo pezzo di storia del nostro Paese?

Il canto popolare sparisce per diversi motivi, a partire dal fatto che non c’è più produzione di canto popolare. Una volta ci si ritrovava assieme dopo cena o dopo il lavoro per cantare insieme, e ognuno apportava variazioni, strofe nuove, magari sentite in un altro paese… Ecco, questo ormai non c’è più, i nostri figli fanno altro. Rimane però il valore che questi canti hanno: sono la rappresentazione in chiave moderna di quella che era la vita di una volta. E questo non si può dimenticare: lì sono le nostre origini, e il canto popolare è una delle migliori interpretazioni delle nostre origini. Il lavoro della Sat è proprio per tenere in vita questa storia, con grandissimo orgoglio.



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B-Droid, l'ape Robot alleato degli insetti

Arriva dalla Polonia e corre in aiuto degli insetti.
Dopo quattro anni di studi e test, gli ingegneri del Politecnico di Varsavia hanno messo a punto un'ape robotica in grado di raccogliere il polline e fertilizzare i fiori.
Si chiama B-Droid, come il famoso robottino di Star Wars, ed è un concentrato di tecnologia a metà strada tra un robot e un drone.
Il suo comportamento è regolato da un software che permette di impostarlo e consente l'analisi dei dati.
Grazie alle telecamere ed ai sensori "nascosti"nelle sfere rosa e blu, il piccolo robot è in grado di creare crea una mappa in 3D dell’area e individua gli obiettivi (in questo caso i fiori uno ad uno con una notevole precisione).
La fecondazione avviene grazie a un tampone che trattiene il polline e lo deposita solo a destinazione raggiunta.
''E’ ancora un prototipo” - precisa in un articolo dell'Università Rafal Dalewski, l’ingegnere a capo del team di ricerca - ''Dobbiamo lavorare ancora su tanti aspetti - spiega Dalewski -  uno dei quali è l'autonomia della batteria, perché ora dura solo pochi minuti''.
Non è il primo esperimento del genre per gli ingeneri polacchi, prima di B-Droid infatti era stato progettata un'Ape su rotelle' - che muovendosi via terra è in grado di svolgere le stesse, ma opera solo via terra. ''Il test è terminato a settembre e dalle piante su cui lo abbiamo sperimentato abbiamo ottenuto 165 semi contro i 23 prodotti dalle altre''. Risultati che lasciano sperare anche per la versione volante, dal momento che la tecnica di impollinazione è la stessa.
Qui si profilano i tratti di una sfida a colpi di "impollinatori" tra la Polonia e gli Stati Uniti, in quanto ad Harvard gli scenziati hanno dato vita a RoboBee, un mini robot simile a una zanzara con l'ambizione di assistere e sostituire l'uomo in lavori che vanno dall’impollinazione artificiale alla ricognizione in zone o situazioni pericolose.
Il team polacco però li ha battuti sul tempo perché RoboBee - non essendo dotato di batteria – non può ancora uscire dal laboratorio. Altro punto a favore di B-Droid è che nasce con una struttura già predisposta per l’impollinazione, mentre il robottino statunitense ha un corpo standard che per operare necessita di ulteriori adattamenti, come l'aggiunta di un tampone o di una telecamera.

L'Università di Varsavia punta a produrre i primi robot a partire dal prossimo anno, per passare alla produzione industriale entro il 2019. Si comincerà con la versione su ruote e seguirà quella volante. L’invenzione è particolarmente significativa se si tiene conto che la mortalità delle api e di altri impollinatori aumenta ogni anno e da loro dipende quasi il 90% delle specie di piante selvatiche e oltre il 75% delle colture alimentari.
Secondo il primo rapporto pubblicato dall’organismo dell'Onu per la biodiversità, l'Intergovernmental Science-Policy Platform on Biodiversity and Ecosystem Services (IPBES), il valore economico annuo degli impollinatori si aggira tra i 235 e i 577 miliardi di dollari. Tra tutti il più diffuso nel mondo, ma anche quello più a rischio estinzione, è l'ape occidentale che produce circa 1,6 milioni di tonnellate di miele l’anno. ''Il robot – conclude l’ingegnere - non punta a sostituire gli insetti, ma ad aiutarli nel loro lavoro. Anche perché ancora non siamo ancora riusciti a costruire un robot capace di produrre miele''.

Articolo originale su "Repubblica.it"

martedì, dicembre 06, 2016

Google e le energie rinnovabili

Inutile nasconderlo, ormai ci si rivolge a Google per ogni cosa... è diventato fin troppo facile ed immediato. Tutto questo però richiede una quantità incredibile di potenza di elaborazione, che tradotto in una parola significa "energia"
L'inesorabile aumento della potenza di calcolo dei server richiede il costante aumento dei consumi di energia, sebbene oggi nascano esempi di server farm Green (cioè in grado cioè di rispettare i canoni di sostenibilità e impatto Zero), come il complesso di ENI Green Data Center, il tema del consumo smodato di risorse energetiche da parte dei mega data center ed in particolare quelli di Google, è molto sentito.
Qui arriva, ed un po' sorprende la scelta del colosso di Mountain View, che ha dichiarato l'intenzione di voler diventare al 100% “green” fin dal prossimo anno.
L’obiettivo quindi è fissato: entro il 2017 l’intero fabbisogno energetico delle attività Google a livello internazionale sarà soddisfatto con energie rinnovabili, così da non pesare sull’ambiente e sfoggiare un profilo totalmente ecosostenibile. 
L'obiettivo in verità non è nuovo, ma frutto di una strategia iniziata già nel 2010 e che nel 2017 intende trovare compimento. Urs Holzle, senior vice president technical infrastracture di Google ha dichiarato «Siamo stati una delle prime aziende a creare, su larga scala, contratti a lungo termine per l’acquisto di energia rinnovabile in maniera diretta; abbiamo firmato il nostro primo accordo per l’acquisto di tutta l’energia elettrica da un parco eolico da 114-megawatt in Iowa, nel 2010 Oggi, siamo il più grande acquirente aziendale al mondo di energia rinnovabile, con impegni che raggiungono i 2,6 gigawatt (2.600 megawatt) tra energia eolica e solare. Si tratta di un valore più grande di quello di molte grandi aziende di utility e più del doppio rispetto ai 1.21 gigawatt che ci sono voluti per inviare Marty McFly nel futuro».
Gran parte dell’energia che alimenta i server Google proviene dall’eolico, mentre una piccola parte proviene dal fotovoltaico. Una scelta oculata per motivi tecnici: il fotovoltaico è una fonte che va completata con altre o con sistemi di energy storage, poiché l’alternarsi del giorno e della notte implica l’impossibilità oggettiva di alimentare i server con continuità. 
Il vento, per contro, è un sistema non costante, ma in qualche modo prevedibile e dimensionabile in base alle proprie necessità. 
Al momento Google si limita ad acquistare gran parte dell’energia di cui ha bisogno, ma in futuro intende produrne per sé, o acquistarla da progetti finanziati dai propri stessi acquisti.
E' assai probabile che un futuro a breve termine infatti l'azienda stessa provveda alla costruzione di nuovi impianti in grado di completare quelli dei fornitori attuali, aumentando sia la capacità produttiva complessiva, che l’efficienza generale dei sistemi di approvvigionamento.
Big G sottolinea la convenienza delle rinnovabili: "Nel corso degli ultimi sei anni il costo dell'energia eolica e solare è sceso rispettivamente del 60 e dell'80 per cento" e spiega la propria ambizione motivandola in parte con vere e proprie opportunità di crescita, ed in parte con un senso di responsabilità che non può venir meno nemmeno nel mondo privato: «La scienza ci dice che la lotta contro il cambiamento climatico è una priorità globale sempre più urgente. Crediamo che il settore privato, in collaborazione con i leader politici, debba prendere misure concrete importanti e che per quanto riguarda Google, siamo in grado di farlo in un modo che porta crescita e opportunità. Abbiamo la responsabilità di farlo – per i nostri utenti e per l’ambiente»
La compagnia ha all'attivo 20 progetti di energia rinnovabile, dalla regione cilena di Atacama alla Svezia. "Fino ad oggi, i nostri impegni di acquisto si tradurranno in investimenti infrastrutturali superiori ai 3,5 miliardi di dollari a livello globale, circa i due terzi dei quali negli Stati Uniti". 
Quella che all'inizio era una questione di "scelta", ora, agganciato l’obiettivo del 100%, il gruppo potrà far crescere i propri progetti nell’ambito delle rinnovabili sapendo di lavorare tanto per contenere le spese, quanto per la sostenibilità delle proprie attività.



Raccontami il tuo business.

Raccontami il tuo business
Cosa vuol dire “Raccontami il tuo business” ?
Esattamente quello che è scritto, il suo significato letterale.
Le parole hanno un senso ma spesso non ci facciamo caso, lasciamo che esse scorrano nella quotidianità delle nostre giornate e lascino ricordi qua e là di ciò che si è detto ma mai una riflessione profonda, attenta, esploratrice.
Cosa vuol dire “raccontare”? Il vocabolario Treccani dice che il termine più generalmente equivale a narrare, ma visto il tono “solenne”, esso viene maggiormente usato nel senso di “esposizione” di fatti privati o accadimenti particolari (es. ti racconto il mio viaggio, ti racconto un sogno).
Hai mai provato a raccontare la tua attività come racconteresti un viaggio? Prova, lasciati avvolgere da quell’estasi che ti assale quando nella tua mente passano le bellissime immagini dei luoghi visitati e che spesso non hai nemmeno le parole giuste per descriverli, racconta il tuo business con emozione, e non nascondere la tua emozione...


Leggi L'articolo completo Raccontami il tuo business. sul blog Futuro Sereno

Apple e le auto che si guidano da sole

Pare che l'inrteresse di Apple per la guida autonoma sia tutt'altro che sopito. Steve Kenner, direttore Apple dell'integrità dei prodotti, lo scorso 22 novembre ha redatto un documento indirizzato alla National Highway Traffic Safety Administration. Si tratterebbe di una vera e propria dichiarazione di intenti nella quale si dice entusiasta delle potenzialità dell'auto senza conducente e invita le autorità americane preposte alla regolamentazione del traffico a non limitare le sperimentazioni, anche evitando di imporre troppe restrizioni sui test delle automobili a guida autonoma sostenendo che "i produttori affermati ed i nu
ovi entrati dovrebbero essere trattati allo stesso modo."
Il problema normativo è infatti decisamente spinoso, soprattutto in USA, vista la diversità di leggi nei diversi stati. Sbbene l'amministrazione Obama abbia compiuto passi avanti sulla regolamentazione, a Trump è richiesto un lavoro ancora più incisivo poiché i tempi ormai sono maturi, tanto che oltre ad Apple anche Volvo è proiettata fortemente sulla guida autonoma, lo ha ha dichiarato a settembre Håkan Samuelsson, Presidente e CEO di Volvo. “La guida autonoma può contribuire in modo significativo alla sicurezza stradale. Prima si riuscirà ad introdurre la guida autonoma nella quotidianità automobilistica, prima inizieremo a salvare vite umane”, 

Gli eventi in casa Apple

Project Titan, la denominazione del progetto "Apple Car" aveva fatto molto parlare gli stakeholder e l'ingresso di Cupertino nel mondo dell'auto era ormai dato per assodato, anche alla luce delle acquisizioni di figure specializzate, si pensava ormai ad Apple come potenziale concorrente di Tesla & Co.
Ma il Project Titan non è mai riuscito a decollare, a causa di diverse incertezze sulla la direzione da seguire e sull' obiettivo finale, a fine 2015 - inizio 2016 si decise di identificare in maniera chiara il fine di Project Titan: Apple sarebbe rimasta nel suo settore più consono, quello tecnologico, progettando una piattaforma completa ed evoluta per la guida autonoma. In seguito a questa decisione è stato effettuato un forte ridimensionamento della forza lavoro: secondo Bloomberg, siamo nell'ordine di diverse centinaia di persone.

Una delle persone coinvolte nel progetto ha dichiarato che il problema è stato il passaggio repentino dal voler costruire un'auto allo sviluppo di una piattaforma destinata alla guida autonoma con il risultao di aver provocato l'abbandono del progetto da parte di molte risorse umane altamente specializzate. Apple ha poi fatto il resto licenziando circa 120 ingegneri preposti allo sviluppo del software e del sistema operativo dell'infotelematica di bordo; inizialmente le risorse dedicate allo sviluppo della Apple Car erano stimate attorno alle 1000 unità.

Apple puntava a McLaren?

Intorno alla fine settembre era circolato anche un altro rumor, secondo il quale erano intercorsi colloqui tra Apple e McLaren.
Secondo alcune fonti Cupertino avrebbe fatto un'offerta per acquisire McLaren Technology Group, l'azienda specializzata nella produzione di supercar ed in possesso dell'omonimo team di Formula Uno, ma in seguito, di quella potenziale acquisizione non si è saputo più nulla.

Ora la strada sembra intrapresa

Adesso la strategia di Cupertino appare definita, e sembra che abbiano finalmente deciso di puntare forte sull'auto a guida autonoma, settore che di fatto rappresenta il futuro della mobilità, che rivoluzionerà in modo profondo l'industria dell'auto. 
Ma di certo la concorrenza non sta a guardare considerando che Samsung ha recentemente acquisito Harman, azienda che fornisce servizi di infotelematica di bordo e di assistenza alla guida focalizzati sulla sicurezza.
Insomma, il mercato delle auto nei prossimi anni punta sempre più secisamente verso auto che guidano da sole...