martedì, dicembre 06, 2016

Google e le energie rinnovabili

Inutile nasconderlo, ormai ci si rivolge a Google per ogni cosa... è diventato fin troppo facile ed immediato. Tutto questo però richiede una quantità incredibile di potenza di elaborazione, che tradotto in una parola significa "energia"
L'inesorabile aumento della potenza di calcolo dei server richiede il costante aumento dei consumi di energia, sebbene oggi nascano esempi di server farm Green (cioè in grado cioè di rispettare i canoni di sostenibilità e impatto Zero), come il complesso di ENI Green Data Center, il tema del consumo smodato di risorse energetiche da parte dei mega data center ed in particolare quelli di Google, è molto sentito.
Qui arriva, ed un po' sorprende la scelta del colosso di Mountain View, che ha dichiarato l'intenzione di voler diventare al 100% “green” fin dal prossimo anno.
L’obiettivo quindi è fissato: entro il 2017 l’intero fabbisogno energetico delle attività Google a livello internazionale sarà soddisfatto con energie rinnovabili, così da non pesare sull’ambiente e sfoggiare un profilo totalmente ecosostenibile. 
L'obiettivo in verità non è nuovo, ma frutto di una strategia iniziata già nel 2010 e che nel 2017 intende trovare compimento. Urs Holzle, senior vice president technical infrastracture di Google ha dichiarato «Siamo stati una delle prime aziende a creare, su larga scala, contratti a lungo termine per l’acquisto di energia rinnovabile in maniera diretta; abbiamo firmato il nostro primo accordo per l’acquisto di tutta l’energia elettrica da un parco eolico da 114-megawatt in Iowa, nel 2010 Oggi, siamo il più grande acquirente aziendale al mondo di energia rinnovabile, con impegni che raggiungono i 2,6 gigawatt (2.600 megawatt) tra energia eolica e solare. Si tratta di un valore più grande di quello di molte grandi aziende di utility e più del doppio rispetto ai 1.21 gigawatt che ci sono voluti per inviare Marty McFly nel futuro».
Gran parte dell’energia che alimenta i server Google proviene dall’eolico, mentre una piccola parte proviene dal fotovoltaico. Una scelta oculata per motivi tecnici: il fotovoltaico è una fonte che va completata con altre o con sistemi di energy storage, poiché l’alternarsi del giorno e della notte implica l’impossibilità oggettiva di alimentare i server con continuità. 
Il vento, per contro, è un sistema non costante, ma in qualche modo prevedibile e dimensionabile in base alle proprie necessità. 
Al momento Google si limita ad acquistare gran parte dell’energia di cui ha bisogno, ma in futuro intende produrne per sé, o acquistarla da progetti finanziati dai propri stessi acquisti.
E' assai probabile che un futuro a breve termine infatti l'azienda stessa provveda alla costruzione di nuovi impianti in grado di completare quelli dei fornitori attuali, aumentando sia la capacità produttiva complessiva, che l’efficienza generale dei sistemi di approvvigionamento.
Big G sottolinea la convenienza delle rinnovabili: "Nel corso degli ultimi sei anni il costo dell'energia eolica e solare è sceso rispettivamente del 60 e dell'80 per cento" e spiega la propria ambizione motivandola in parte con vere e proprie opportunità di crescita, ed in parte con un senso di responsabilità che non può venir meno nemmeno nel mondo privato: «La scienza ci dice che la lotta contro il cambiamento climatico è una priorità globale sempre più urgente. Crediamo che il settore privato, in collaborazione con i leader politici, debba prendere misure concrete importanti e che per quanto riguarda Google, siamo in grado di farlo in un modo che porta crescita e opportunità. Abbiamo la responsabilità di farlo – per i nostri utenti e per l’ambiente»
La compagnia ha all'attivo 20 progetti di energia rinnovabile, dalla regione cilena di Atacama alla Svezia. "Fino ad oggi, i nostri impegni di acquisto si tradurranno in investimenti infrastrutturali superiori ai 3,5 miliardi di dollari a livello globale, circa i due terzi dei quali negli Stati Uniti". 
Quella che all'inizio era una questione di "scelta", ora, agganciato l’obiettivo del 100%, il gruppo potrà far crescere i propri progetti nell’ambito delle rinnovabili sapendo di lavorare tanto per contenere le spese, quanto per la sostenibilità delle proprie attività.



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