mercoledì, dicembre 07, 2016

B-Droid, l'ape Robot alleato degli insetti

Arriva dalla Polonia e corre in aiuto degli insetti.
Dopo quattro anni di studi e test, gli ingegneri del Politecnico di Varsavia hanno messo a punto un'ape robotica in grado di raccogliere il polline e fertilizzare i fiori.
Si chiama B-Droid, come il famoso robottino di Star Wars, ed è un concentrato di tecnologia a metà strada tra un robot e un drone.
Il suo comportamento è regolato da un software che permette di impostarlo e consente l'analisi dei dati.
Grazie alle telecamere ed ai sensori "nascosti"nelle sfere rosa e blu, il piccolo robot è in grado di creare crea una mappa in 3D dell’area e individua gli obiettivi (in questo caso i fiori uno ad uno con una notevole precisione).
La fecondazione avviene grazie a un tampone che trattiene il polline e lo deposita solo a destinazione raggiunta.
''E’ ancora un prototipo” - precisa in un articolo dell'Università Rafal Dalewski, l’ingegnere a capo del team di ricerca - ''Dobbiamo lavorare ancora su tanti aspetti - spiega Dalewski -  uno dei quali è l'autonomia della batteria, perché ora dura solo pochi minuti''.
Non è il primo esperimento del genre per gli ingeneri polacchi, prima di B-Droid infatti era stato progettata un'Ape su rotelle' - che muovendosi via terra è in grado di svolgere le stesse, ma opera solo via terra. ''Il test è terminato a settembre e dalle piante su cui lo abbiamo sperimentato abbiamo ottenuto 165 semi contro i 23 prodotti dalle altre''. Risultati che lasciano sperare anche per la versione volante, dal momento che la tecnica di impollinazione è la stessa.
Qui si profilano i tratti di una sfida a colpi di "impollinatori" tra la Polonia e gli Stati Uniti, in quanto ad Harvard gli scenziati hanno dato vita a RoboBee, un mini robot simile a una zanzara con l'ambizione di assistere e sostituire l'uomo in lavori che vanno dall’impollinazione artificiale alla ricognizione in zone o situazioni pericolose.
Il team polacco però li ha battuti sul tempo perché RoboBee - non essendo dotato di batteria – non può ancora uscire dal laboratorio. Altro punto a favore di B-Droid è che nasce con una struttura già predisposta per l’impollinazione, mentre il robottino statunitense ha un corpo standard che per operare necessita di ulteriori adattamenti, come l'aggiunta di un tampone o di una telecamera.

L'Università di Varsavia punta a produrre i primi robot a partire dal prossimo anno, per passare alla produzione industriale entro il 2019. Si comincerà con la versione su ruote e seguirà quella volante. L’invenzione è particolarmente significativa se si tiene conto che la mortalità delle api e di altri impollinatori aumenta ogni anno e da loro dipende quasi il 90% delle specie di piante selvatiche e oltre il 75% delle colture alimentari.
Secondo il primo rapporto pubblicato dall’organismo dell'Onu per la biodiversità, l'Intergovernmental Science-Policy Platform on Biodiversity and Ecosystem Services (IPBES), il valore economico annuo degli impollinatori si aggira tra i 235 e i 577 miliardi di dollari. Tra tutti il più diffuso nel mondo, ma anche quello più a rischio estinzione, è l'ape occidentale che produce circa 1,6 milioni di tonnellate di miele l’anno. ''Il robot – conclude l’ingegnere - non punta a sostituire gli insetti, ma ad aiutarli nel loro lavoro. Anche perché ancora non siamo ancora riusciti a costruire un robot capace di produrre miele''.

Articolo originale su "Repubblica.it"

Nessun commento: