mercoledì, aprile 30, 2008

Grande Blues ad Omegna con la Treves Blues Band

Ciao a tutti,
Eccovi un bellissimo commento di Fabio Treves Leader della Treves Blues Band che è intervenuto direttamente sul Blog a commentare l'imminente concerto del 12 Giugno a Omegna
"Eccomi qua carissimi amici della buona musica..Anche per quest'anno tanti concerti per farci incontrare il grande pubblico del BLUES..Il 2008 poi si sta confermando anno di grandi eventi..
Il 23 maggio uscirà in tutta Italia il nostro doppio LIVE, il secondo nella storia della band, con i brani che hanno fatto un pò la storia del gruppo..Non voglio svelare niente, per non togliere il gusto della sorpresa, ma credetemi, siamo tutti emozionati, è un bel lavoro davvero e poi, lo sanno tutti, la TREVES BLUES BAND è una realtà musicale che rende molto, ma molto di più dal vivo...perchè amiamo suonare davvero, amiamo sudare sul palco per dare tutto il meglio alla nostra gente, come ci hanno insegnato i grandi padri del BLUES!
Il pubblico è la nostra forza, e nonostante gli anni, le fatiche, le mode che cambiano e i media che danno poco spazio al BLUES, noi siamo sempre più innamorati di quesa musica, e come noi migliaia di giovani che proprio non ne possono più di musica omologata, fatta per omologare e rimbambire..
e il BLUES è la nostra risposta contro il logorio della vita moderna, contro la filosofia dello sballo del sabato sera, contro la TV spazzatura, contro la musica usa e getta...Noi siamo naturali, ruspanti e semplici...allora siamo dei polli?Scherzi a parte vi invito tutti al concerto di Omegna, lì potrete conoscere, se non lo avete mai fatto, la musica della TBB, lì potremo riabbracciarci, sulle note della musica più bella del mondo....
E speriamo di avere già qualche copia del Cd LIVE 2008....
Avanti grande popolo del BLUES!
Blues alle masse, e perchè no,anche alle massaie!
Vi voglio bene

Fabio Treves

La Treves Blues Band sarà al Forum di Omegna il 12 Giugno
Per maggiori Info e per conoscere le altre date dei concerti vi rimando al sito della TBB http://www.trevesbluesband.com/


sabato, aprile 26, 2008

Testi: Notte sul mare (1994 )

...A volte capita di scrivere qualcosa... appunti su un foglietto che rimangono impressi nella memoria. Poi l'amicizia con alcuni musicisti che ti prendono sul serio... e quelle parole prendono vita... diventano canzoni. (Un grazie a Ivano Conti, l'ideatore dell' RDROCK PROJECT !! che ne ha scritto la musica)
Ero a militare... durante la traversata da Civitavecchia a Golfo Aranci (Sardegna) dove ci recavamo per un esercitazione... era notte... e il silenzio era rotto dal rumore della nave che solcava le onde....

... Notte sul Mare è nata così

(musica di Ivano Conti - testo di Daniele Bottoni)

Forse sai, è la prima volta che
guardo lontano e mi sento solo.
Sarà la luna, o le stelle,
oppure questo mare di notte ... che non conosco.

Sono lontano e questo lo so,
sono in viaggio e non vi posso vedere,
e poi oggi è sabato
e non vi posso chiamare.

Ma c'è questa luna,
il vento e il rumore
della nave che solca
e scomoda il mare.
Strada infinita,
infinito l'orizzonte,
le onde di un regno
che non posso abbracciare.


Il cielo nero sta cambiando intorno a me
la luce ora filtra e plasma i colori.
E le ultime stelle stanno ancora
a salutare ... prima di perdersi.

Sono lontano e poi non è facile,
gridano un mondo fatto di favole,
condito di gloria e discorsi inutili
che inchiodano l'aria.

Ma vedo una casa
e sento il suo cuore
non posso esser triste
tra poco esce il sole.
Strada infinita,
infinito l'orizzonte,
non vivo in un sogno,
lo posso raccontare.


Girerò gli occhi e svanirà.
E' un quadro di mare che scorderò.
Ma la natura prepara già
nuovi colori e paesaggi per stupirmi ancora.

Note: Nel settembre 1995 questa canzone fu presentata al concorso "L'accademia della canzone - Una voce per Sanremo", e l'arrangiamento fu realizzato da Simone Attanà e Ivano Conti.
La si può ascoltare Quì sul sito Rdrock.it

giovedì, aprile 24, 2008

Luoghi Della Fede:Il Getsemani (Casale Corte Cerro)

Ciao a Tutti, Riporto questo post cosi come è pubblicato sul sito dell' Ecomuseo del lago D'orta e Mottarone
il Getsemani, Sorge in un`ampia radura sulle pendici del Cerano, monte che sovrasta il paese di Casale Corte Cerro, un santuario per ricordare l`agonia sofferta da Gesù prima della sua condanna e crocifissione, affiancato da una casa per corsi di esercizi spirituali e per la formazione dei giovani alla vita pubblica.

Il complesso, costruito negli anni `50 per l`intenzione e l`impegno di Luigi Gedda, su progetto dell`architetto Ildo Avetta e con la grande collaborazione dei Casalesi e della Società Operaia del Getsemani, è arricchito con creazioni d`arte di varia specializzazione e soggetto, ma conseguiti allo scopo di illuminare con la fede e l`arte di oggi quella notte di angoscia, affinché fosse visibile che la chiesa del ventesimo secolo è presente con il meglio di sé accanto a Gesù, per confortare il dolore, la solitudine e afferrare l`esempio.
Accessibile da una Via Crucis lastricata in conci di granito e posta in un ambiente verde suggestivo e silenzioso, un tempo percorribile con molta perizia solo dalle `500, e da una caratteristica funicolare che ha trasportato migliaia di fedeli, il Getsemani ha avuto il suo massiccio sviluppo fino agli anni `70, quando il pittore Théodore Strawinsky, figlio del musicista, dipinse sulla parete esterna dell`abside della chiesa una grande pittura murale (172 mq) rappresentante la storia della Salvezza, dall`Annunciazione alla Pentecoste.
La manica retta, dove si trovano attualmente la sala di soggiorno, la biblioteca, la sala da pranzo e le cucine, rivela un disegno ancora anni `30, con l`utilizzo di paramenti in granito, il tetto monofalda e la perlinatura dell`ultimo piano, a richiamare un`idea di architettura montana tipica degli anni subito precedenti la seconda guerra mondiale e in auge fino ai primi anni `60.
Nella prospiciente manica curva si trovano le camere da letto e i servizi igienici collettivi.
Questa manica si sviluppa ad anfiteatro verso la valle, con un disegno a gradoni che permette di avere per ogni camera un piccolo terrazzo assolutamente invisibile dal resto dell`edificio.
Qui è più chiara l`impronta moderna della costruzione, con l`utilizzo dei divisori in vetrocemento tra terrazzo e terrazzo e la copertura piana coronata da una pensilina in calcestruzzo armato, dal disegno futurista.
All`incrocio delle due maniche si innesta il corpo della chiesa-cripta, un piccolo gioiello in cui la struttura architettonica racchiude una vera ricchezza di materiali e manufatti.
Difficoltà di accesso e di adeguamento alle moderne esigenze del vivere collettivo hanno portato, intorno agli anni 2000, alla completa chiusura della struttura.
Attualmente è allo studio una strada di accesso al Getsemani, onde poter compiere la necessaria e inderogabile manutenzione e - con modalità da studiare - la sua trasformazione in nuovo e vitale organismo.
L`Opera Pia Francesca Colleoni de Maestri di Castano Primo, attuale proprietaria ha già provveduto alla completa sistemazione della casa alla base della Via Crucis e del piazzale antistante, oltre alla completa manutenzione del parco ricco di molte essenze caducifoglie e resinose. Obbiettivo immediato e percorribile è il ripristino della Via Crucis che insieme è anche il percorso di accesso al parco; la sistemazione e fruibilità degli spazi esterni alla struttura, quali il giardino all`italiana, i percorsi alla Cappelletta di Lourdes, all`anfiteatro e alla grande statua dell`Angelo, il ripristino della Memoria dello Spirito Santo,curiosa e avveniristica cappella decorata dal Leoncillo, il riallestimento del percorso tra alcuni reperti archeologici e della salita alla croce metallica, opera dello scultore Francesco Messina originariamente destinata quale complemento alla grande statua di S. Caterina posta nei pressi di Castel Sant`Angelo in Roma, tutti elementi di grande interesse. Contemporaneamente, si sta valutando l`apertura programmata della chiesa e della cripta e la possibilità di accedere allo splendido terrazzo, all`insegna di un uso silenzioso e meditativo delle bellezze panoramiche e naturalistiche.
La chiesa e la sottostante cripta, intatte, perfettamente e gelosamente conservate contengono mirabili esemplari di arte moderna, fruibili in un organico sistema liturgico: la statua marmorea del Cristo Agonizzante, in granito bianco e nero, il cui viso viene scolpito nel marmo bianco, e ai cui piedi un rivestimento di marmo rosso dei Pirenei richiama alla mente il dramma dell`imminente crocifissione, il luminoso mosaico parietale dove l`Assunta è circondata da figure vescovili, tutte riconoscibili tra quelli del tempo, i pavimenti ceramici raffiguranti uno stilizzato e rigoglioso Giardino dell`Eden opera di Coltellini, già autore della Via Crucis e le vetrate parietali, policrome e debitrici dell`esperienza cubista di tema Mariano nella Chiesa, e legate al tradimento di Giuda nella cripta, il tabernacolo e le lampade inserite in anfore romane.
Esternamente, la grandiosa pittura murale di Strawinsky accoglie il visitatore con il suo ritmo composto e silenzioso.

martedì, aprile 15, 2008

Escursione: Alpe Quaggione

LOCALITA’: Alpe Quaggione (1200 m.)

DISLIVELLO: 1200 mt.
TEMPO DI SALITA: 3.30 ore
DIFFICOLTA’ : Escursionistico
ACCESSO: Seguire la S.P. 229 del Lago d`Orta fino ad Omegna, quindi la S.P. della Val Strona fino a Canova del Vescovo; deviazione a destra per Germagno, quindi rotabile completamente asfaltata fino all`Alpe Quaggione.

L’ITINERARIO:
L`itinerario proposto parte dall`Alpe Quaggione (1200 m.).
Oltrepassato il parcheggio del ristorante si prosegue per altri 500 metri fino all`area recintata e attrezzata per picnic, dove è indispensabile approvvigionarsi d`acqua, essendo tutto il percorso privo di torrenti o sorgenti. Si continua sulla strada a destra, che con alcuni ripidi tornanti arriva alle pendici del Monte Zuccaro (1338 m.).
Si prende a destra il sentiero che taglia a mezza costa in mezzo alle felci,e si entra nel bosco di faggi;si passa sulla crestina boscosa dalla quale la vista si apre sugli alpeggi della Valle Strona a sinistra, e sul sottostante paese di Casale Corte Cerro. Appena fuori dalle ultime piante si prosegue diritti sul sentiero che sale dapprima al Monte Cerano (1702 mt.) e poi, dopo aver perso leggermente quota, al Poggio Croce (1765 mt.). Queste cime, già di per se eccezionalmente panoramiche potrebbero costituire una breve escursione a sé stante per gli escursionisti meno allenati. (Fino al Monte Cerano un`ora; fino al Poggio Croce 1.20 ore). Giunti al Poggio Croce bisogna scendere di circa 170 mt. di dislivello fino alla Bocchetta di Bagnone (1584 m.) e da qui, portarsi sulla cresta che conduce alla Bocchetta (1904 m.), dove si incontra la mulattiera proveniente da Ornavasso e dal Rifugio CAI dell`Alpe Cortevecchio.
L`itinerario, ora comune, si svolge su una bella mulattiera ancora parzialmente lastricata, che con molti tornanti raggiunge la cresta fra il Massone e l`Eyehorn (2131 mt. croce - nella foto) e in breve la croce con campanella posta sulla vetta del Massone.

Fonte: Ecomuseo del lago D'orta e Mottarone