venerdì, novembre 25, 2016

L’internet delle cose e gli attacchi Hacker

Riporto qui il mio articolo pubblicato sul blog "Futuro Sereno"

L’attacco che ha fermato internet ha fatto affidamento sui dispositivi IOT infetti.

Il fatto: 
Prendo spunto da alcuni fatti recentemente accaduti per parlarvi di un argomento che sta entrando sempre più a far parte della nostra vita quotidiana.
L’episodio più significavo ed anche inquietante di questa vicenda è iniziato per me con una email. Il 21 ottobre scorso ricevo una particolarissima comunicazione dal mio servizio di Social Media preferito, nella quale mi si avvisa che a causa di un problema in corso sulla piattaforma Twitter “dovuta ad un recente attacco informatico condotto verso molti siti americani”, alcuni servizi ad esso correlati potrebbero essere non funzionanti.
Vado a curiosare nel web e scopro che sono centinaia i siti web americani che hanno subito l’attacco. Ad essere penalizzati sono stati soprattutto gli utenti internet della costa est degli Stati Uniti, compresi quelli di Twitter, Financial Times, Spotify, Reddit, e-Bay e New York Times. Ancora qualche ricerca e comincio a capire, la vittima dell’attacco è la Dynamic Network Service Dyn, un’azienda che si occupa di gestire il DNS, (acronimo del termine inglese Domain Name Server) in soldoni, il dns funziona come l’elenco telefonico di internet cioè offre un servizio che traduce il semplice nome di un sito web in un indirizzo IP (numerico) che i computer usano per identificare sé stessi su una rete. Senza il cosiddetto Domain Name Server, per collegarsi a un determinato sito bisognerebbe digitare numeri e non parole nel browser. Ora comincia essere più chiara la ragione di tanti siti malfunzionanti, è come se in una grande azienda, i telefoni non riuscissero più a comunicare perché qualcuno ha manomesso il centralino.
Ma cosa è successo realmente? Come è stato possibile generare un tale attacco ad una tra le più grandi società informatiche al mondo? E’ La stessa Dyn che sul sito dell’azienda da una prima spiegazione: “A partire dalle 7.10 orario di New York (le 13.10 in Italia) “abbiamo iniziato a monitorare e mitigare attacchi DDoS contro la nostra infrastruttura”.
Per capire di cosa si tratta cominciamo a definire qualche termine (non abbiate paura, tenterò di farla breve !) 

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