lunedì, novembre 10, 2014

La storia dei computer raccontata in un libro

Senza un computer questo articolo non sarebbe stato scritto, questo blog non esisterebbe, non ci sarebbero i social network, non ci si potrebbe nemmeno affidare a Google per fare una ricerca o per conoscere le risposte alle domande dei quiz televisivi.
Senza questi strani ed anomali strumenti la nostra vita sarebbe diversa. Lascio a voi il compito di giudicare se migliore o peggiore, quello che so di per certo è che sarebbe differente.
Ora, questa faccenda dei computer ci riguarda un po'tutti da vicino, difficile oggi che si possa far qualcosa senza che essi entrino in campo, poco importa in verità che essi si chiamino Pc, Mac, desktop, notebook, netbook, smartphone, tablet... e sapete bene che la lista può essere allungata ancora. Quello che conta è che, di fatto, essi sono tutti inesorabilmente dei computer.
Siamo così abituati ad utilizzarli e ad appassionarci alle continue innovazioni che essi si portano dietro, che spesso tendiamo a dimenticare che, in un passato nemmeno tanto lontano, questi "cosi" non erano poi così piccoli, comodi e semplici da utilizzare.
Quello che entusiasma di questo mondo è che tutto è costantemente in movimento, in continua ed inesorabile evoluzione.
Questa espansione che se ci pensate bene è anche in po' invadente, porta con se delle implicazioni che, se guardate con occhio critico, possono senza dubbio dare corpo a delle sacrosante preoccupazioni.
Il primo ed evidentissimo rischio che corriamo utilizzando questi strumenti, è una certa perdita di libertà, che spesso viene condita con un pizzico di NON consapevolezza.
E non credo di citare esperienze tanto aliene, quando dico che se usciamo di casa senza il nostro telefono ci sentiamo persi, o che molti di noi avvertono un senso di inquietudine quando la connessione per qualche ragione non funziona! Sempre più siamo, o ci sentiamo, vincolati a questi strumenti, e rischiamo di viverli passivamente, ... rischiamo di subirli.
C'è però un secondo aspetto che mi colpisce in tutta questa vicenda ed è legato proprio a quell'evoluzione velocissima di cui parlavo poc'anzi.
Lo viviamo tutti sulla nostra pelle, ad esempio, quando scopriamo che il computer con 2 GB di ram che abbiamo acquistato lo scorso anno, oggi non è più sufficiente per far girare le nuove versioni delle applicazioni che ci servono, e questo è solo uno dei mille esempi che ciascuno di noi potrebbe fare...
Se diamo retta alle pubblicità che ci bombardano di continuo, dovremmo poter cambiare computer, cellulari, elettrodomestici e automobile praticamente ogni giorno. 
La tecnologia è un opportunità incredibile, un passo avanti notevole nella vita dell'uomo, ma occorre che sia vissuta in modo consapevole.
Una cosa che spesso ci sfugge ad esempio è che ogni innovazione tecnologica che oggi possiamo utilizzare, è frutto dell'appassionato lavoro di uomini e donne, di cui spesso, a parte per qualche caso isolato, non abbiamo mai sentito parlare.
Il libro L'uomo e il computer, una storia dentro la storia, vuole essere proprio un omaggio a quei pionieri dell'informatica, senza i quali oggi, come dicevo all'inizio di questo articolo, la nostra esistenza sarebbe differente.

Le storie raccontate nel libro sono tante, partono addirittura dalla preistoria, per arrivare, a bordo di un inusuale macchina del tempo azionata dall'immaginazione fino ai nostri giorni, soffermandosi a raccontare la storia dei protagonisti della creazione dei computer.
A proposito, lo sapevate che gli antichi greci avevano inventato un vero e proprio computer?
In questo libro troverete, ad esempio, la storia di Ada Lovelace, che inventò il primo software. Potrete assistere alla vicenda di Federico Faggin, l'italiano che fu l'inventore del microprocessore, senza il quale i computer sarebbero ancora grandi come delle automobili.
Potreste imbattervi nella storia delle "Tabulatrici" e scoprire che la IBM è nata per calcolare i dati del censimento americano.
Potrebbe capitarvi anche di trovarvi in un garage di Cupertino, dove due soggetti barbuti sono alle prese con dei circuiti elettronici per costruire un computer di nome "mela".... ma magari potreste scoprire che ben 10 anni prima di Apple, l'Olivetti aveva già inventato il "desktop computer".
Insomma, questo libro è una storia !
Nell'idea dell'autore è da leggere quasi come fosse un romanzo, in cui il linguaggio è volutamente, ove possibile, non tecnico e spiegato in termini semplici. 
L'idea di fondo è quella di prendere coscienza di una storia! che è a mio avviso l'unico modo di vivere l'informatica non da utilizzatori ma da autentici protagonisti.

Il libro è acquistabile On-Line sul sito www.lulu.com sia in formato cartaceo (quì) che in formato e-book (qui
Acquistatelo, leggetelo e ... aspetto i vostri commenti daniele.bottoni@gmail.com

Non mi resta che augurarvi
buona lettura!

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