
martedì, dicembre 30, 2008
Galileo, il cosmo e la pretesa cristiana

martedì, dicembre 16, 2008
Adesso 2009 - 365 giorni da vivere con Gusto

Il volume Adesso 2009, 365 giorni da vivere con gusto, nasce per riportare il gusto dentro la famiglia italiana. Il libro, giunto alla seconda edizione, segue la scansione quotidiana di un'agenda, dove ogni giorno vengono pubblicate “pillole” conoscitive per stare bene in famiglia e nella propria casa. Un vero e proprio scrigno di informazioni, curiosità e segreti che ruotano intorno alla casa, alla cucina, al vivere insieme. Molte le novità di questa seconda edizione, corredata dai quadri di Maria Teresa Carbonato e dalle vignette di Guido Clericetti. Nel volume, suddiviso in dodici mesi, trovano spazio i trucchi di economia domestica ed i suggerimenti educativi per i bambini di Donata Carmo Ferrari, i consigli sull'arredamento a seconda delle stagioni di Claudia Ferraresi, le leggende sugli alimenti per i bambini di Paola Gula. E poi alcune pillole su come allevare un cane scritte da Andrea Voltolini, notizie in tema di orto, giardinaggio e piante d'appartamento di Maurizio Lega, segreti e pratici consigli per preparare il pane in casa secondo Fausto Rivola, e per le birre fai da te di Davide Tessaro. Tornano, immancabili, le ricette di Giovanna Ruo Berchera e gli abbinamenti con il vino a cura di Paolo Massobrio e Marco Gatti, i consigli sul bon ton a cura di Barbara Ronchi della Rocca, le pillole sull'universo di Elena Notari e gli indispensabili suggerimenti per una corretta alimentazione del dietologo Primo Vercilli. Tra le pagine di Adesso si parla ancora di sicurezza alimentare con Gabriele Crescioli, delle magie della tavola con il Mago Foie Gras. Infine, i racconti di Luca Doninelli e di altri autori amici di Papillon.
Adesso è in libreria in due soluzioni. Il libro con le sue 500 pagine da sfogliare, oppure dentro a una scatola con un altro quadro d'autore stampato. Giunto alla seconda edizione, è in mano già a migliaia di persone. Lo distribuisce Rizzoli, lo edica Comunica srl di Alessandria
Sito Web: http://www.clubpapillon.it
Buona lettura ma soprattutto buon gusto a tutti!!!
sabato, dicembre 13, 2008
Ristorante La Scaletta - Noli

Se non ci fosse il gusto non saremmo in grado di scorgere il buono di un risotto o di certe linguine...!! come quelle preparate nel locale del mio amico Francesco di cui ora vi sto raccontando.
Siccome mi va di stuzzicarvi ancora di più l'appetito vi metto anche una breve descrizione del locale...così non ci sono più scuse.
Appena fuori le mura del suggestivo centro storico di Noli, potrete trovare ciò che sfugge agli occhi del turista distratto. La Scaletta è uno storico ristorante di pesce rinato grazie alla professionale gestione dei nuovi giovani e creativi proprietari. La talentuosa chef Sara Montini Pessina propone una cucina di territorio che accetta però la contaminazione delle materie prime e delle tradizioni di tutto il bacino mediterraneo opportunamente rivisitate. Da segnalare gli antipasti semplici ma con un piacevole gusto nella presentazione (tortino di polpo e patate, insalatina di seppie al vapore con sedano scaglie di parmigiano, guazzetto di moscardini finiti al forno in coccio di terracotta); classici i primi piatti con una menzione per l'ottimo risotto del golfo e le strepitose trofie nere con sugo di seppie in cialda di parmigiano; fritti leggeri e nostrani attenti alla valorizzazione dei presidi slow-food locali (cicciarielli,zerri), pescato locale alla griglia, al forno, all'acqua pazza. Strepitosi i calamari alla partenopea con sugo di pomodoro capperi di Pantelleria ed olive Taggiasche accompagnati da pane carasau. Grande attenzione per i desset: da assaggiare la torta di ricotta e pere con salsa di cacao al rum, la delizia al limone con frutti di bosco, i microbabà alle tre salse, le minipastiere napoletane con salsa di cacao amaro etc. Buona la cantina con 50 etichette di bianchi(con alcune chicche a livello nazionale) e grande attenzione ai vitigni autoctoni, 15 le etichette di rosso tutte di buon livello.
Non mi resta che augurare a tutti Buon Appetito !!!
Ristorante "la scaletta"
Via Verdi 16 Noli (SV) 17026 Telefono (Phone) 019748754 Fax 0197499349 E-mail: ristorantelascaletta@tiscali.it
lunedì, dicembre 08, 2008
Il software è bello, se "portable" ancora meglio

Con la diffusione dei supporti di memorizzazione USB, di piccole dimensioni ma ormai di capacità di memorizzazione discretamente grandi, si è contemporaneamente sempre più diffuso il software portatile. In questo a livello tecnologico non c'è nulla di nuovo, ma è interessante l'idea che lo ha generato: La possibilità infatti di avere tutti i programmi che ci servono, (elaboratori di testo, di fogli di calcolo, editor html, gestori di posta, browser per internet, elaboratori di immagini e quant'altro sia possibile), direttamente funzionanti dalla chiavetta USB , senza bisogno di alcuna installazione sul pc è davvero interessante.
Infilo la chiavetta USB in un qualsiasi PC ed ho sotto mano tutti i miei documenti ed anche gli stessi software con cui sono stati creati, già pronti all'uso.
Oggi la grande vetrina di Internet offre tutta una serie di applicaizoni "portable" e solitamente "Open Source", già pronte all'uso. basta scaricarli e decompattarli su una qualsiasi chiavetta per poterli utilizzare.
C'è però un altro aspetto che pochi conoscono la maggior parte dei software open source dotati di un installer è in grado, una volta configurata sul proprio pc di funzionare dirattamente in modo portatile.
Tanto per fare un esempio, il buon caro e vecchio "Emule" funziona benissimo anche dopo la disinstallazione, se abbiamo avuto l'accortezza di fare una copia della cartella del programma sulla nostra chiavetta USB.
Molto spesso si può evitare di sovraccaricare un pc (magari poco performante) riducendo al minimo le installazioni facendo partire tutti i software in questo modo.
Tale soluzuione diventa vantaggiosa anche a fronte della necessità di effettuare dei back up.
Nel mio caso ad esempio utilizzo un disco secndario sul quale, oltre ai dati sono salvati anche gli stessi software. In questo modo se si presenta la necessità di reinstallare, posso tranquillamente procedere alla cancellazione del SO presente, senza la scocciatura di dover ripristinare anche i software.
Ecco un link dove è possibile reperire software "portable" per ogni esigenza... o quasi
http://www.softpedia.com/get/PORTABLE-SOFTWARE
lunedì, dicembre 01, 2008
COLLETTA/ Un grande risultato che mostra quanto può fare il “contagio della carità”

Fonte: Il Sussidiario
I numeri sono ancora positivi e su quelli ci soffermeremo per qualche considerazione. Ma l’impatto e l’importanza della dodicesima Colletta alimentare rivelano ancora una volta, se ce ne fosse bisogno, l’intuizione di don Luigi Giussani e di Danilo Fossati.
Come diceva Luigi Giussani agli amici anche più increduli: si assisterà con questa giornata allo spettacolo della carità. Si pensi solo a questo raffronto: i consumi a livello nazionale calano in percentuale del 3%: la Colletta alimentare aumenta ancora la portata complessiva della sua raccolta in un giorno solo avvicinandosi alle novemila tonnellate e segnando un nuovo incremento percentuale che è quasi di un punto.
E poiché l’importanza del gesto prevale sempre sul risultato, va anche aggiunto che questa volta l’ultimo “sabato di novembre” è coinciso con una giornata in cui la stessa Protezione civile, per le eccezionali condizioni atmosferiche di freddo, neve e pioggia, consigliava di starsene a casa.
L’atto di carità vale quasi un piccolo “peccato di disobbedienza civile”, perché malgrado le avverse condizioni di tempo, ancora una volta oltre cinque milioni di italiani hanno donato una parte della loro spesa ai poveri e almeno più di centomila italiani si sono presentati nei grandi punti di vendita per aiutare la raccolta, per trasportare le merci, per immagazzinarle al fine poi di distribuirle.
Se questo non è lo spettacolo di un popolo civile, attento e consapevole verso il bisogno dell’altro, si può anche ridiscutere lo stesso concetto di civiltà che è nato da tradizioni secolari.
Il fatto più importante da sottolineare resta sempre quello di un doppio stupore: il primo è quello di una mobilitazione spontanea, che diventa incredibilmente ordinata ed efficiente; il secondo è la portata economica e sociale che il Banco Alimentare ha innescato nella società italiana. Può anche fare poco effetto il controvalore (decine di milioni di euro) della merce destinata alla popolazione più disagiata.
Ma certo, dopo anni di attività, viene attestato da economisti e da grandi uomini di finanza che il meccanismo della raccolta nella Giornata della Colletta e quello stesso che il Banco Alimentare mette in atto per tutto l’anno, sono da “premio Nobel”, come dice un grande economista, Luigi Campiglio. Oppure hanno aspetti e criteri di efficienza e razionalità che sono da primato in fatto di imprenditorialità, come ha dichiarato l’amministratore delegato di Intesa San Paolo, Corrado Passera.
Alla fine, di fronte a una cultura scettica dominante, emerge sempre lo stupore complessivo di come il cuore dell’uomo sappia cogliere e rispondere, con semplicità e spontaneità, ai bisogni più urgenti.
Non è solo questo l’aspetto prevalente che si coglie nell’attività del Banco Alimentare e della Giornata della Colletta. C’è in più la coincidenza di una partecipazione singola e collettiva degna di un grande racconto o di milioni di storie personali, tutte differenti, tutte incredibili da vedere.
Il problema non è di latitudine, perché nel Materano, le condizioni meteorologiche e di viabilità erano ancora peggiori. E lì c’è voluto tutto il sacrificio personale e corale di andare a recuperare quello che è stato raccolto nei punti più disagevoli della zona.
Ma per cogliere lo spirito dell’iniziativa bastava guardare al di fuori di un grande supermercato della cintura milanese e vedere come anziani pensionati portavano spontaneamente interi carrelli di merce in dono, riservandosi per loro la spesa consueta del weekend.
Bastava alla fine ascoltare i brevi colloqui tra i donatori e i volontari: «Questo è il mio pacchetto, ma come posso fare per rendermi ancora più utile? Posso venire anch’io a darvi una mano?» È come se si formasse una sorta di “contagio” benefico, come se l’esempio e il dono si unissero per raggiungere un traguardo più ampio. Si assiste di nuovo all’aspetto più bello, cioè al fatto che fare del bene agli altri, coinvolge al punto che fa stare bene anche l’autore del dono.
Le storie dei singoli, segnalate per cronaca, riempiono ogni anno lo “spettacolo della carità”. Impossibile segnalarli tutti, ricordali tutti. Vale la pena di ricordare ancora, come cadano in questa giornata tutte le differenze culturali e religiose, sociali e politiche.
Se in tutti i mesi dell’anno puoi guardare, talvolta, quasi con sopportazione gli immigrati, gli extracomunitari che fanno parte ormai di ogni grande città o provincia italiana, nella Giornata della Colletta, ti accorgi che la carità alla fine sembra la strada migliore per un momento di autentica integrazione.
Come a Pisa, dove dieci nordafricani islamici e ospitati in un dormitorio pubblico hanno fatto per tutta la giornata i volontari, o come a Milano dove un gruppo di ragazzi - anche loro musulmani - hanno aiutato i volontari a inscatolare quanto raccolto.
O come Mario, egiziano con un piccolo negozio di pizzeria e kebab a Milano, che sabato ha dedicato due ore alla Colletta, anche se, preso tra mille difficoltà, non chiude quasi mai il suo negozio. E' da poco riuscito a portare in Italia sua moglie e i suoi tre figli, così prova a tirare avanti la famiglia e la sua impresa, cercando l'asilo per i due piccolini, di seguire la maggiore nei compiti e di insegnare alla moglie un po' di italiano. È un cristiano, con la pelle scura, insomma quanto basta per farsi guardare con diffidenza dai connazionali e dagli italiani. Eppure quelle due ore di lavoro (in cui avrà perso qualche cliente) gli "sono sembrate volare".
«Sai - ha detto al volontario che lo aveva invitato a venire, mentre preparava le scatole con una velocità e una cura impressionanti - sono contento di essere qui, oggi è il compleanno di mia moglie, ma so che anche lei è contenta: è giusto dare una mano a chi fa fatica, e poi volevo conoscere i tuoi amici». Poche parole, e tanto lavoro per Mario, sabato come ogni giorno. Fuori piove e ci sono le pizze da consegnare in motorino. Ma con un sorriso in più, e la consapevolezza di non essere soli.