sabato, luglio 19, 2008

Rdrock Project al Rosa Antico Club

Ecco un video fatto con le foto della serata ed estratti delle canzoni eseguite pubblicte sul forum di Rdrock


Di seguito invece potete leggere l'intervista che è stata fatta agli artisti dell' Rdrock Project che hanno suonato al Rosa Antico...

1) Perché uno dovrebbe ascoltare la tua musica?

Ivo: Me lo chiedo tutte le volte che scrivo una canzone. Forse la domanda giusta sarebbe "perchè DEVO far ascoltare la mia musica?" e in questo caso risponderei che è la forma migliore che ho trovato per raccontare me stesso agli altri, anche se agli altri magari di me interessa poco.

Giovanni: Già perché? Forse quello che si muove dentro di me ha a che fare con quello che si muove dentro ogni uomo, non lo so.

Francesco: Perchè non dovrebbe farlo ?

Walter:
Non c'è una ragione sola al mondo per cui uno DOVREBBE ascoltare la mia musica. Io suono e canto ormai da quasi trent'anni, e credo di averlo fatto quasi sempre in modo serio e preparandomi. Perciò quello che chiedo a chi mi sta di fronte quando suono è la stessa serietà che metto io suonando, sia che si tratti di coinvolgersi ballando, sia che si debba ascoltare. Ma nessuno è costretto a questo, ha sempre la libertà di non ascoltare.

2) Cosa vuol dire per te suonare in acustico?

Ivo: Vuol dire proporre musica in una situazione che aiuta l'ascolto.

Giovanni: Non lo so, è una sfida che ci ha lanciato Ivo, io sono sempre scazzato quando suono da solo perché penso al fatto che ho smesso di studiare approfonditamente la chitarra per prendermi quella cazzo di laurea in fisica. E fare quattro accordi mi risulta leggero solo se sono un po' in aria, grazie al vino, o se sono in compagnia, spesso anche lì in aria, a cantare le belle canzoni di una volta, ma con la mia musica è tutta una partita aperta

Francesco: My soul and my guitar naked on stage.

Walter: E' forse la dimensione che prediligo, perché trovo che si riescano a proporre le canzoni (proprie o cover) senza ulteriori orpelli, in una maniera, almeno per me, vicina a come le canzoni sono nate. Poi mi piace molto anche pensare agli arrangiamenti, strutturare e scrivere parti per altri strumenti, così come mi piace molto, per certe canzoni, il suono elettrico. Ma molti degli artisti a cui sono più legato si sono sempre mossi in territori acustici, e questa deve essere la ragione principale per cui questo mondo mi affascina così.

3) Cosa vuol dire per te suonare all RdRock project?

Ivo: Vuol dire condividere con degli amici musicisti la stessa passione e le stesse esigenze.

Giovanni: Vuol dire condividere con altri amici una passione, it's easy!

Francesco: Amicizia.

Walter: Rimettermi di fronte a quello che ho prodotto, magari senza proporlo così di sovente, e vedere se è valido, se posso cantare e suonare quel materiale in pubblico. Eppoi è un'occasione di confronto con altre persone, con le loro diverse modalità compositive, con i loro mondi di riferimento.

4) Quale tra le tue canzoni non smetteresti mai di suonare e perchè?

Ivo: "Rosa da cercare", perché è una canzone sulla "gratuità" e sulla "ricerca"

Giovanni: Posso dire anche quali non smetterei mai di cantare? si, grazie!
"Little wing", perché mi piace. Poi "stay" degli u2 perché è geniale nella sua carica sentimentale e "amore dammi quel fazzolettino" perché la cantava mia mamma quando ero piccolo e mi ricorda la bellezza di quando ero piccolo e la sera c'era il tizio barbuto che leggeva il meteo.

Francesco: Oddio, dipende dai periodi. Adesso "Le Mani", ma perchè non ho ancora capito
come arrangiarla.....

Walter: Per il mio ipercriticismo nei confronti di me stesso, non sono fra quelli che continuamente suonano e risuonano le proprie canzoni... Fra tutte forse LA MUCCA CAMILLA è quella che propongo e ripropongo senza stancarmi mai. E funziona ancora, dopo 10 anni, con tutti i tipi di pubblico.

5) Beatles o rolling stones?

Ivo: Beatles forever! La genialità dei quattro baronetti è a tutt'oggi insuperata!

Giovanni: WHO!

Francesco: Rolling Beatles. Fikus eh?

Walter: Beatles tutta la vita.

6) Quello che suoni è il genere che vorresti suonare?

Ivo: Non sempre. Suono il genere che, con le mie limitate capacità, mi permette di farmi ascoltare senza far grossi danni.

Giovanni: SI, ECCHECCAZZO!

Francesco: Si. Più o meno.

Walter: Quando mi capita di proporre le mie canzoni, le propongo come le voglio realizzare io. Per il resto suono musica di tutti e due i generi, Country e Western.

7) Tra gli artisti dell'rdrock project con chi ti piacerebbe collaborare?

Ivo: Con tutti! Sono tutti ottimi artisti! E con alcuni ho già collaborato (Walter e Frank)

Giovanni: vorrei cantare le canzoni di Ivo!

Francesco: Tutti ma per motivi diversi.

Walter: Ho già collaborato con Ivano a molti livelli, con Francesco invece non ho mai suonato. Diciamo che anche la maniera di scrivere di Giovanni mi interessa, e avendo il tempo necessario mi piacerebbe mettere le mani su una delle sue canzoni e lavorarla un po'. Is it correct enough?

8) Come inizia il processo di scrittura di una canzone?

Ivo: Inizia con l' "avere qualcosa da dire". Se non ho nulla da raccontare, posso stare mesi senza scrivere una canzone, ma questo per me sarebbe segno che sto vivendo una vita piatta.

Giovanni: il Daimon si sveglia e fa tutto lui. Veramente arriva così, imprevisto.
mi viene in mente Rebora:

"...verrà d'improvviso,
quando meno l'avverto:
verrà quasi perdono
di quanto fa morire,
verrà a farmi certo
del suo e mio tesoro,
verrà come ristoro
delle mie e sue pene,
verrà, forse già viene
il suo bisbiglio."

Francesco: Di solito comincia la canzone. Un po' come con le donne..... illuso
chi crede di essere lui a cominciare!

Walter: Nelle maniere più diverse, da una frase, musicale o di testo; da un'idea ritmica; da qualche spunto in seguito a una lettura... Per quanto mi riguarda, in quasi tutte le canzoni che ho scritto è nato prima il testo completo, poi la musica. Per questo mi risulta relativamente più semplice musicare un testo altrui, al limite adattandolo un po'.

9) Chi sono i tuoi riferimenti musicali?

Ivo: Oggi ascolto tantissimi generi diversi, ma guardo molto a Dave Matthews. Tempo fa privilegiavo gli U2 e Vasco Rossi, e molta musica italiana degli anni 70 e 80.

Giovanni: pearl jam. Poi ascolto di tutto, in sto periodo sono in scimmia col fado, e sto consumando il cd live del 1991 "lisboa" dei madredeus. Il 3 luglio vado a vedere teresa salgueiro? Venite?!!

Francesco: Tutto e di più. Praticamente nessuno.

Walter: Pat Metheny, Weather Report, Oregon; Michael Hedges, Ani Di Franco, Dave Matthews; John Martyn fra il '70 e il '73, Nick Drake, Lucio Battisti, Beatles, John Mayer e un milione di altri.

10) Cosa ti ha spinto a scrivere musica e cosa vuoi comunicare?

Ivo: E' stato il mio amico Sandro Talia a spingermi a scrivere canzoni, ma la musica del mio amico Claudio Chieffo ha avuto su di me un fascino tale che devo a lui questa grande necessità che ho di mettere insieme parole e musica. Racconto in musica la mia esperienza di vita, anche se magari la mia vita non è poi così interessante!

Giovanni: Bisogna che chieda a Dio di farmelo capire di più, in questi anni ho giudicato poco,
tutto istinto, ma spero di imparare. Comunque ho un bisogno, di qualcosa, e la musica mi aiuta a tirare fuori questo bisogno, non so, devo farlo però. Devo scrivere.

Francesco: Necessità. Comunicare le pieghe della realtà.

Walter: Mah, in genere si comunica ciò che si vive. Sia scrivendo canzoni che brani strumentali. Non saprei che altro aggiungere.
Si vive nel momento in cui si guarda ciò che accade e si prova a leggerlo, a focalizzarlo, a giudicarlo e a farlo diventare un testo con musica o semplicemente un brano musicale. Si vive anche nel momento in cui si suona, e quello che hai scritto diventa performance, viene eseguito e trasmesso ad altri che ascoltano.
Si cerca di vivere e di trasmettere un’emozione, non nel senso effimero ed epidermico in cui si intende oggi, da Xfactor a venire in giù, ma nel senso vero, che ha la stessa radice di com-mozione, qualcosa dentro di te che si muove, e muove qualcosa di profondo anche nell’altro che ascolta. Questo può avvenire (spero) con una mia canzone, con una cover rock, con un canto alpino o con una ninna nanna siciliana. Basta imparare ad ascoltare senza pregiudizi.

vano Conti (http://www.myspace.com/ivanoconti)
Giovanni De Cillis & Coil Spring (http://www.coilspring.altervista.org/)
Walter Muto (http://www.waltermuto.it/)
Francesco D'Acri (http://www.myspace.com/frankdacri)

6 commenti:

Paolo Vites ha detto...

dopo aver letto qs risposte, non ascolterei mai le loro canzoni... per fortuna prima le ho ascoltate :-)

Unknown ha detto...

perchè???

Paolo Vites ha detto...

scherzavo... sembra un po' quei questionari che si fanno al servizio militare...

Unknown ha detto...

forse hai ragione... l'intento era quello di provare a mettere in luce la ragione da cui rdrock project è nato... forse potevano essere fatte in modo diverso... ma sono uscite cosi... in poco tempo e da una collaborazione tutta "virtuale" sul forum di Ivo...

Fausto Leali ha detto...

Grazie Bomber, del video e di quello che hai raccontato!
Mi sono permesso di mettere il video sul mio blog e di citarti, spero che non sia un problema.. :-)

un caro saluto

Unknown ha detto...

Ciao, innanzitutto benvenuto sul blog. Il video è stato realizzato direttamente da Ivano Conti e pubbliato sul forum di Rdrock (www.rdrock.it) quindi tutte le autorizzazioni del caso andrebbero richieste a lui !! (credo però di poterti anticipare che non ci sia nessun problema per la pubblicazione) l'intervista invece è stata fatta qualche giorno prima dell'rdrock project da un gruppetto di persone iscritte al forum.